Page 223 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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L’ordinamento e iL funzionamento deL regio esercito                223


               V. I corpi e i servizi




                  Altra componente organica del Regio esercito erano i corpi, specialità di ca-
               rattere non prettamente operativo, addetti a mansioni logistiche, organizzative e
               di supporto alle branche di combattenti, rappresentate dalle armi. Il complesso
               dei «servizi» era costituito sia dai mezzi occorrenti alle forze operanti per vivere,
               muoversi e combattere e per assicurare lo sgombero di tutto ciò che diventa-
               va inservibile all’Esercito e ostacolava le operazioni, sia dagli organi incaricati
               di provvedere a tali necessità. Ad ogni ben definito e importante bisogno delle
               truppe, che richiedeva una particolare organizzazione di mezzi per soddisfarlo,
               corrispondeva un «servizio» e l’organizzazione di ogni servizio comprendeva, di
               massima, organi che lo dirigevano e organi che lo attuavano.
                  Prendendo come periodo esemplificativo gli anni dal Primo al Secondo con-
               flitto mondiale, il funzionamento dei servizi in tempo di pace doveva rispondere
               a una duplice necessità: far fronte, con organi e mezzi dell’amministrazione mi-
               litare, ai bisogni dell’Esercito di pace e preparare materiali e mezzi per la guerra,
               predisponendone la mobilitazione. L’ordinamento di pace dei servizi prevedeva
               l’impiego di personale apposito o tratto dalle armi combattenti; nel primo caso si
               aveva la costituzione, appunto, dei corpi speciali (Corpo di sanità, Corpo veteri-
               nario, di Commissariato, ecc.) e di unità del servizio.
                  Il funzionamento dei servizi in tempo di guerra determinava due correnti: una,
               per l’Esercito operante, detta «di rifornimento», l’altra, dall’Esercito operante,
               detta «di sgombero». Così i servizi, che estendevano la loro azione su tutto il terri-
               torio dello Stato, avevano organizzazione e dipendenze diverse, determinate dalla
               loro appartenenza o no all’Esercito operante: nel primo caso si avevano i servizi
               di campagna, nel secondo i servizi territoriali. I servizi di campagna dipendeva-
               no direttamente dalle autorità militari facenti parte dell’Esercito operante, erano
               dislocati, di massima, nella zona di quest’ultimo e avevano i seguenti compiti:
               collegare i servizi territoriali alle unità combattenti con l’avviare e distribuire a
               queste, con regolarità, esattezza e in misura rispondente alle specifiche necessità
               di ciascuna unità, i rifornimenti ricevuti dai servizi territoriali o tratti dalle risorse
               locali presenti nella zona dell’Esercito operante; sgomberare, in territorio o negli
               stabilimenti di recupero della zona dell’Esercito operante, i materiali divenuti
               inutili o inservibili.
                  La loro organizzazione e il loro funzionamento erano affidati a organi denomi-
               nati, a seconda del carattere prevalente delle loro funzioni, coordinatori, direttivi
               o esecutivi.
                  In ogni unità l’azione degli organi direttivi ed esecutivi dei vari servizi ad essa
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