Page 228 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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varie specialità dell’Arma del genio; i centri di studio, nel numero e della specie
stabilita dal Ministero della guerra, tra cui ricordiamo il Centro studi dei collega-
menti, il Centro studi degli aerostieri e il Centro studi dei ferrovieri.
I compiti del servizio del Genio in guerra concernevano il rifornimento, lo
sgombero, il recupero e la riparazione dei materiali del Genio e degli strumenti
di zappatore (esclusi quelli ai quali provvedeva il servizio di Artiglieria, elencati
precedentemente), occorrenti alle truppe e ai servizi dell’Esercito mobilitato; la
raccolta, l’allestimento e la distribuzione degli attrezzi da lavoro, dei materiali
e macchinari occorrenti per i lavori del campo di battaglia e per quelli in zona
arretrata affidati ai comandi del Genio; il rifornimento del gas idrogeno ai reparti
aerostieri.
Per l’attuazione dei suoi compiti il servizio, oltre al personale e ai mezzi dei
corpi e reparti, disponeva dei seguenti organi coordinatori: intendente generale
presso l’Alto comando dell’Esercito, intendente d’armata, comandante di corpo
d’armata e comandante di divisione di Fanteria e celere.
Gli organi direttivi erano costituiti dalla Direzione superiore del Genio mili-
tare presso l’Alto comando dell’Esercito, dalla direzione del Genio d’armata, dal
comando del Genio di corpo d’armata e dal comando del Genio di divisione di
Fanteria e celere. A tali organi spettava l’incarico di presiedere all’organizzazione
e al funzionamento del servizio del Genio nella zona assegnata alla grande unità
alla quale appartenevano; provvedere, ciascuno per la parte di propria competen-
za, all’esecuzione dei rifornimenti, sulla base degli ordini ricevuti dall’organo
coordinatore; tenere al corrente il comando dell’unità alla quale erano addetti e
l’organo direttivo del servizio dell’unità superiore della disponibilità dei mez-
zi presso i dipendenti organi esecutivi del servizio e segnalare tempestivamente
le prevedibili necessità di maggiori assegnazioni o di importanti rifornimenti;
proporre al comando dell’unità alla quale erano addetti l’eventuale utilizzazione
delle risorse esistenti nella zona assegnata all’unità stessa e, avutane autorizza-
zione, disporre al riguardo, previ accordi con le autorità civili locali e con gli
organi degli altri servizi eventualmente interessati (ad esempio, Legnami, Strade
e Genio civile); inoltrare all’organo direttivo dell’unità superiore, per il tramite
del comando dell’unità alla quale erano addetti, le richieste di rifornimento per
gli stabilimenti dipendenti e per le truppe e i servizi che costituivano detta unità,
dopo averle vagliate e, occorrendo, modificate in relazione alle operazioni e ai
lavori da compiere e alla disponibilità di mezzi; disporre per il recupero e la ri-
parazione dei materiali deteriorati; ispezionare gli organi del servizio dipendenti.
Gli organi esecutivi comprendevano, presso l’Alto comando dell’Esercito, la
Direzione del deposito centrale del Genio e il Comando della colonna gas; la di-
rezione del magazzino del Genio d’armata; le direzioni dei posti di distribuzione
e avviamento materiali del Genio di corpo d’armata e la direzione dell’officina

