Page 230 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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comandi militari territoriali; da tali ispettori dipendevano gli ospedali militari, le
infermerie presidiarie, le compagnie di sanità e i reparti minori.
In tempo di pace i compiti assegnati al servizio sanitario comprendevano il
ricovero e la cura dei militari ammalati e l’igiene dei reparti dell’Esercito; la
provvista e la produzione, con i mezzi dati dal commercio e con i mezzi propri,
dei materiali sanitari e profilattici occorrenti all’Esercito; la mobilitazione delle
unità di servizio e degli stabilimenti sanitari per l’Esercito di campagna.
Gli organi direttivi del servizio erano costituiti dalla citata Direzione generale
di sanità militare, inquadrata nel Ministero della guerra; dalle direzioni di sanità
militare, una per ogni corpo d’armata e una per il Comando militare della Sicilia,
e dall’Ufficio sanità della Sardegna, aventi la direzione del servizio sanitario nel
rispettivo territorio e la sovrintendenza del funzionamento tecnico-amministrati-
vo degli stabilimenti dipendenti.
Gli organi esecutivi comprendevano le compagnie di sanità, una per corpo
d’armata e per i comandi militari della Sicilia e della Sardegna; le sezioni disin-
festazione, compreso il reparto della Sardegna, costituite presso ogni compagnia
di sanità; gli ospedali militari e le infermerie presidiarie; l’Istituto chimico farma-
ceutico con sede a Torino; gli stabilimenti balneo-termali; enti vari di sanità mili-
tare. Inoltre, per il funzionamento del servizio era stato organicamente costituito,
come già accennato, il Corpo di sanità militare, costituito da ufficiali medici,
ufficiali chimici-farmacisti e truppe di sanità.
In tempo di guerra il servizio di sanità doveva attuare le norme di igiene e di
profilassi atte a preservare le forze operanti dalle malattie infettive e atte a im-
pedire il diffondersi di epidemie; assicurare la raccolta, lo sgombero, la cura e il
recupero dei malati e dei feriti; provvedere al riconoscimento dei morti, alla sor-
veglianza delle tumulazioni e al risanamento del campo di battaglia; provvedere
al rifornimento e al recupero del materiale sanitario.
Per l’attuazione dei suoi compiti il servizio, oltre al personale e ai mezzi as-
segnati ai corpi e reparti, disponeva dei seguenti organi coordinatori: intendente
generale presso l’Alto comando dell’Esercito; intendente d’armata; comandante
di corpo d’armata; comandante di divisione di Fanteria e celere; comandante di
reggimento alpino; comandante di corpo o di reparto.
Gli organi direttivi comprendevano la Direzione superiore del Genio mili-
tare presso l’Alto comando dell’Esercito; la direzione di sanità d’armata; la di-
rezione di sanità di corpo d’armata; l’ufficio di sanità di divisione di Fanteria e
celere; il dirigente del servizio sanitario presso il reggimento alpino; il dirigente
del servizio sanitario di corpo o di reparto. A questi organi erano demandate le
seguenti attribuzioni: presiedere l’organizzazione e il funzionamento del servizio
sanitario nella zona assegnata alla unità alla quale erano addetti, sulla base degli
ordini ricevuti dall’organo coordinatore di tutti i servizi, dal quale dipendevano

