Page 242 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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            nei presidi ove erano dislocate e funzionavano da centri di mobilitazione delle
            unità del servizio in campagna; e, ancora, i mezzi del servizio stesso e, eventual-
            mente, delle imprese private.
               Negli anni Trenta, al servizio trasporti per via ordinaria a traino meccanico
            corrispondeva, in pace, il Servizio automobilistico militare, previsto con costitu-
            zione organica a sé nell’ambito dell’ordinamento di pace dell’Esercito e che sarà
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            oggetto in seguito di specifica analisi .
               In tempo di guerra il servizio dei trasporti doveva provvedere all’organizza-
            zione e all’esecuzione dei trasporti per ferrovia, per via acquea e per via ordina-
            ria, riguardanti tutte le Forze armate e da attuare per esigenze organiche (trasporti
            di mobilitazione), per esigenze strategiche (copertura, radunata e manovra) e per
            esigenze logistiche (rifornimenti e sgomberi).
               All’atto  della  mobilitazione  l’Ufficio  trasporti  del  Comando  del  Corpo  di
            Stato maggiore dell’Esercito assumeva il nome di Direzione superiore trasporti
            dell’Alto comando dell’Esercito. Doveva avere sede in una località che consen-
            tisse l’immediato contatto con il Ministero delle comunicazioni e con le altre am-
            ministrazioni interessate ai trasporti; nel caso di trasferimento dell’Alto comando
            dell’Esercito in altra sede, permanente o temporanea, doveva distaccare presso di
            esso uno o più ufficiali con funzioni tecnico-consultive. Alla Direzione facevano
            capo, fin dal primo giorno di mobilitazione, tutti i trasporti militari o d’interesse
            militare che si effettuavano sull’intera rete ferroviaria, su tutte le linee tranviarie
            e automobilistiche, di navigazione interna e marittima e sulle vie ordinarie .
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               Per l’attuazione dei suoi compiti il servizio dei trasporti per ferrovia e per
            via acquea disponeva, come organi coordinatori, del sottocapo di Stato maggiore
            dell’Esercito per l’Alto comando dell’Esercito, dell’intendente d’armata e del
            sottocapo dello Stato maggiore territoriale.
               Come organi direttivi il servizio aveva la Direzione superiore trasporti presso
            l’Alto comando dell’Esercito; la direzione trasporti d’armata; e, presso lo Stato
            maggiore territoriale, l’ufficiale di collegamento con la Direzione superiore tra-
            sporti. Infine, per quanto atteneva agli organi esecutivi questi erano rappresentati,
            presso l’Alto comando dell’Esercito, dai reparti del Genio ferrovieri, dai reparti
            del Genio pontieri, dai reparti automobilistici, eventualmente dalle compagnie
            e sezioni ferroviarie mobilitate, dai comandi militari di stazione e posti di vigi-
            lanza, dagli uffici militari imbarchi e sbarchi, dalle commissioni di allestimento
            imbarchi e dalle delegazioni trasporti militari; presso le armate dagli ufficiali di
            collegamento con la Direzione superiore trasporti.




            184   Si vedano, in questo volume, le pp. 241-246.
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                Con la mobilitazione i trasporti militari o d’interesse militare assumevano l’assoluta pre-
               cedenza su tutti gli altri tipi di trasporti.
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