Page 244 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
P. 244
244 Il RegIo eseRcIto e I suoI aRchIvI
autofotoelettrico e il servizio automobilistico veniva assegnato a 6 compagnie: le
prime 4 presso il 3°, 13°, 21° e 25° Reggimento artiglieria da campagna, le altre
2 presso il Reggimento artiglieria a cavallo.
Con disposizioni successive il servizio automobilistico fu oggetto, tra il 1912
e il 1917, di ulteriori modifiche ed evoluzioni che determinarono la costituzio-
ne del servizio carreggi automobili presso l’Esercito mobilitato; l’estensione del
servizio a tutto l’Esercito, in posizione di dipendenza dall’Intendenza del gene-
rale; la creazione, nell’ambito del Ministero della guerra e quale ente autonomo,
dell’Ufficio auto; l’istituzione degli uffici servizi auto presso i comandi mobilitati
di corpo d’armata; la costituzione dei depositi automobilistici di corpo d’armata
che, nel 1917, venivano fusi tutti nel Deposito centrale automobilistico mobili-
tato; l’attribuzione della direzione del servizio in zona di guerra all’Ufficio tec-
nico automobilistico, in seguito denominato Sezione tecnica automobilistica che
assorbiva anche le funzioni della Direzione tappe; l’assegnazione alla Direzione
tecnica automobilistica militare, istituita come ente autonomo dipendente dal
Ministero della guerra, dei compiti relativi all’approvvigionamento e ai riforni-
menti del materiale automobilistico, in precedenza svolti dal 6° Reggimento del
genio ferrovieri.
Nel primo dopoguerra l’Ufficio auto veniva assorbito dalla Direzione gene-
rale d’artiglieria, genio e automobilismo, poi trasformata in Direzione generale
d’artiglieria e automobilismo, organo direttivo centrale che, tramite la Divisione
automobilismo, sovrintendeva a tutto il servizio automobilistico.
Negli anni Venti del Novecento il servizio veniva prima articolato su 10 centri
automobilistici e sull’Officina automobilistica di Bologna. I centri automobilisti-
ci, uno per corpo d’armata, corrispondevano, nella gerarchia delle unità, ai reg-
gimenti delle altre armi; per l’impiego, dipendevano direttamente dal proprio co-
mando di corpo d’armata, mentre per l’addestramento, la disciplina e la mobilita-
zione, dipendevano dal comando di Artiglieria del corpo d’armata. Provvedevano
all’addestramento del personale, alla conservazione del materiale, ai trasporti di
carattere generale interessanti il corpo d’armata, al rifornimento di mezzi di tra-
sporto alle unità del Genio di corpo d’armata e di mezzi di trasporto per speciali
bisogni delle truppe in occasione di esercitazioni, manovre, ecc. Infine, erano
composti dal comando; dal deposito, articolato in comando e compagnia depo-
sito, ufficio mobilitazione e matricola, ufficio amministrazione, ufficio materiale
e officina riparazione, magazzino vestiario ed equipaggiamento; da un gruppo di
2 o 3 compagnie, ognuna suddivisa in 3 sezioni; dagli autoveicoli occorrenti per
fornire gli autodrappelli e le autovetture che il Ministero della guerra assegnava
ai comandi, agli uffici, alle direzioni, ecc.
All’Officina automobilistica veniva invece assegnato il compito di effettuare
le grandi riparazioni del materiale automobilistico e quello di svolgere corsi di
istruzione per operai militari e capi meccanici.

