Page 437 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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La tuteLa, La conservazione e La fruizione degLi archivi deL regio esercito 437
La frequentazione dei convegni storici nazionali, oltre a consolidare le siner-
gie con l’ambiente storico-archivistico, si rivelò per l’Ufficio un’occasione di
crescita nella qualità dell’attività svolta, come sottolineato dal gen. Biondi-
Morra nel rapporto sul convegno della Giunta centrale per gli studi storici del
1942, trasmessa allo Stato maggiore del Regio esercito:
Il contatto, non nuovo, del resto, per questo Ufficio, in ottemperanza alle superio-
ri direttive, con i più alti rappresentanti della storiografia italiana, è riuscito non
solo interessante, ma utile. Molti problemi sono stati offerti all’analisi degli inter-
venti e molte questioni fondamentali nel campo delle ricerche e degli studi sono
state degnamente illustrate ad opera di alcuni presidenti di r. deputazione. (…). |
I rapporti avviati con gli studiosi presenti e con la Giunta centrale potranno riu-
scire anche di giovamento ai fini particolari di questo Ufficio .
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Il personale dell’Ufficio partecipò anche a congressi storici internazionali: nel
1908 al congresso di Saragozza, dedicato ai festeggiamenti del centesimo anni-
versario dei suoi assedi durante la guerra d’indipendenza di Spagna contro l’in-
vasione francese , nel 1928 al VI congresso internazionale di scienze storiche,
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gli Archivi di Stato; la carenza del personale degli Archivi di Stato che impediva la reda-
zione di strumenti per la fruizione delle carte; lo «scempio» di carte e documenti importan-
ti considerati come «rifiuti d’archivio» e inviati al macero; la condizione «miserevole» de-
gli archivi delle prefetture e delle sottoprefetture; il recupero delle carte «d’interesse pub-
blico» e il loro ritorno alla sede naturale di conservazione; l’urgenza di emanare una legge
che obbligasse i consolati e gli uffici italiani all’estero a versare le loro carte agli Archivi
di Stato e che estendesse la sorveglianza di quest’ultimi anche agli archivi non statali; l’at-
tribuzione di maggiori poteri e una piena autonomia all’Archivio del Regno. Cfr. Atti uffi-
ciali della Società nazionale per la storia del Risorgimento italiano, Atti del IX congresso
sociale, in «Rassegna storica del Risorgimento», VII (1920), 4, pp. 723-750; Il congresso
di Brescia…cit., pp. 840-845; P. fedele, Sugli archivi privati, in «Rassegna storica del Ri-
sorgimento», XXI (1934), 5, pp. 1169-1181; Resoconto del XXII congresso…cit., in part.
f. salata, Per gli Archivi di Stato, pp. 155-173.
171 Al convegno del 1942 parteciparono anche i capi degli uffici storici della Marina e dell’Ae-
ronautica e, in rappresentanza del Ministero dell’interno, Annibale Alberti, nominato nel
1941 commissario ministeriale per l’applicazione della l. 22 dic. 1939, n. 2006. Cfr. re-
lazione sul convegno della Giunta…cit., in AUSSME, L 3. Studi particolari, b. 277 (già
280), fasc. «Convegno indetto dalla Giunta centrale per gli studi storici (11-12 marzo),
Ecc. Cesare Maria de Vecchi di Val Cismon-presidente».
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Come delegato italiano veniva scelto il col. Alberto Cavaciocchi, capo dell’Ufficio storico
dell’Esercito, e, come suo accompagnatore, il cap. Giulio Del Bono, addetto sempre allo
stesso Ufficio. Cfr. Relazione sul congresso storico internazionale di Saragozza, in AUS-
SME, L 3. Studi particolari, b. 275 (già 278), fasc. «Congresso storico di Saragozza, 1908-
1910».

