Page 494 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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il titolare del quale magg. generale Borgatti, dopo avere con tanta competenza ed
encomiabile interessamento presieduto all’ordinamento ed al primo sviluppo del
Museo del Genio intende ora dedicare l’opera sua per accrescere importanza e
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lustro al medesimo Museo .
Nel febbraio del 1918, al fine di effettuare in maniera più efficiente e razionale
l’attività di acquisizione delle memorie storiche riguardanti l’opera dell’Arma
nelle operazioni belliche, si decideva di costituire, nell’ambito dell’Ispettorato
generale territoriale del Genio, una speciale commissione la cui presidenza veni-
va affidata, dal comandante generale del Genio, al gen. Borgatti. Sempre per
volontà del comandante generale, i comandi e gli uffici del Genio dovevano per
primi selezionare le carte, privilegiando, in tale scelta, la tenuta di quella docu-
mentazione che meglio testimoniava il valore tattico, individuale o tecnico
dell’Arma e, solo dopo avere effettuato tale selezione, dovevano inviare il mate-
riale direttamente alla commissione, per il tramite dell’Ispettorato generale terri-
toriale del Genio. Quest’ultimo emanava analoghe disposizioni ai comandi,
direzioni e uffici territoriali del Genio allo scopo di preservare anche gli atti
relativi all’apprestamento dei mezzi di guerra dell’Arma. In aggiunta, la commis-
sione elaborava un programma di lavoro che prevedeva il riordinamento degli
archivi secondo uno schema di argomenti attinenti, anzitutto, alla costituzione
organica dell’Arma (personale e materiale), alla sua azione tecnica (organizza-
zione difensiva delle località, strade ordinarie, ferrovie, teleferiche, ponti, costru-
zioni, laboratori dell’industria di guerra, servizi fotoelettrici, delle comunicazio-
ni rapide, dei trasporti, degli incendi, degli approvvigionamenti, ecc.), alle azioni
tattiche e di merito e ai lavori e servizi nel territorio . Stessa autonomia rispetto
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all’Ufficio storico si registrava per le carte del Secondo conflitto mondiale, con-
fluite nel fondo «Serie rossa», per le quali si decideva, fin dallo scoppio della
guerra, il loro versamento presso l’Istituto storico e di cultura dell’Arma del
genio anche se la parte più consistente veniva acquisita dall’Istituto negli anni
dell’immediato secondo dopoguerra .
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Circolare Comando generale del Genio, Memorie per il Museo del Genio, 7 set. 1916, n.
4216, a firma del comandante generale [Lorenzo] Bonazzi, in ibid., pp. 26-27, n. 17. Inol-
tre, cfr. Circolare Comando generale del Genio, Memorie storiche, 18 dic. 1916, n. 6927,
a firma del comandante generale [Lorenzo] Bonazzi, in ibid., p. 28, n. 20.
288 G. Marieni, Le memorie storiche dell’Arma del genio nella presente guerra, in «Bolletti-
no tecnico di guerra dell’Arma del genio», I (1918), mag., pp. 5-10. Inoltre, cfr. arChivio
storiCo doCuMentale dell’istituto storiCo e di Cultura dell’arMa del Genio, Serie nera
(Guerra italo-austriaca 1915-1918), b. 3, fasc. 6, b. 663, fasc. 4 e b. 836.
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Ad esempio, l’Ispettorato dell’Arma del genio, nella circolare Raccolta di documentazio-
ni e cimeli interessanti l’opera dell’Arma del genio (guerra 1940-1943 e guerra di Libe-