Page 491 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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La tuteLa, La conservazione e La fruizione degLi archivi deL regio esercito  491


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               cialmente incaricato della custodia dei carteggi di guerra era l’Ufficio storico .
                  Al  fine  di  evitare  la  dispersione  del  carteggio  di  guerra  dei  reparti  creati
               durante la guerra e da tempo disciolti, e degli atti delle unità e degli enti che, per
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               effetto del nuovo ordinamento dell’Esercito del 1926 , sarebbero stati oggetto
               di trasferimento, trasformazione o scioglimento, la circolare n. 3686, a firma del
               gen. Francesco Saverio Grazioli, invitava i comandi delle grandi unità a dare
               opportuni ordini affinché tale «prezioso» materiale storico venisse preso in rego-
               lare consegna dalle autorità ritenute «più acconce a ricevere e ben custodire tale
               deposito» e, inoltre, a rimettere all’Ufficio storico, a movimenti ultimati, una
               nota contenente l’indicazione dei nuovi consegnatari delle carte e una descrizio-
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               ne di quest’ultime .
                  L’impegno dell’Ufficio storico per recuperare i carteggi di guerra non ancora
               inviati a Roma emerge da una fitta corrispondenza relativa al periodo tra la fine
               del 1919 e gli anni Trenta del Novecento, e fornisce una serie di indicazioni
               sull’efficacia delle misure adottate per proteggere il patrimonio documentario
               dell’Esercito. Innanzitutto, l’Ufficio non riuscì, di fatto, a mantenere il controllo
               su molti degli archivi degli enti mobilitati e poi disciolti alla fine della Grande
               guerra, anche su quelle tipologie documentarie, quali i diari storici, per le quali
               esisteva una puntuale e completa normativa finalizzata alla loro preservazione .
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                  Spesso poi le assenze documentarie erano conseguenza della parzialità e dei
               «difetti» delle disposizioni, via via emanate, che avevano consentito la cessione



               278   Circolare Ministero della guerra, Gabinetto del ministro, Segreteria militare, riordina-
                  mento e conservazione del carteggio di guerra. Documenti di carattere ufficiale e di ca-
                  rattere storico, 17 apr. 1925, n. 3040 prot. riservatissimo, a firma, per il ministro, del gen.
                  A.[mbrogio] Clerici e, p.c.c., del col. A.[lfredo] Guzzoni, indirizzata ai comandi di cor-
                  po d’armata e, p.c., ai comandi designati d’armata, al Comando generale dell’Arma dei
                  CCRR, allo Stato maggiore centrale e agli uffici dei generali a disposizione delle varie ar-
                  mi, in AUSSME, L 3. Studi particolari, b. 301 (già 305), fasc. 3, s.fasc. «Circ. (DS e MS)
                  relative alla raccolta e conservazione del carteggio di valore storico ecc. Carteggio riguar-
                  dante il ‘Gruppo Ufficio storico’ (attività clandestina post armistizio 8.9.1943)».
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                   Approvato con la l. 11 mar. 1926, n. 326.
               280   Circolare Ministero della guerra, Stato maggiore del R. esercito, Ufficio storico, Carteg-
                  gi di guerra, 29 nov. 1926, n. 3686, a firma del sottocapo di Stato maggiore gen. France-
                  sco Saverio Grazioli, indirizzata ai comandi di corpo d’armata e ai comandi militari del-
                  la Sicilia e della Sardegna, in AUSSME, L 3. Studi particolari, b. 301 (già 305), fasc. 3,
                  s.fasc. «Circolari relative alla raccolta e conservazione del carteggio di valore storico,
                  1915-1935».
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                   Ad esempio, lettera Ministero della guerra, Comando del Corpo di Stato maggiore, Uffi-
                  cio, Carteggio di guerra, 28 dic. 1933, n. 4120 di prot., a firma del capo dell’Ufficio stori-
                  co col. Anacleto Bronzuoli, indirizzata al capo di Stato maggiore del R. esercito, in AUS-
                  SME, a r, b. 9, fasc. 97, s.fasc. 12.
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