Page 487 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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La tuteLa, La conservazione e La fruizione degLi archivi deL regio esercito  487


               Sempre nel 1915 la circolare n. 518 sui diari storici riconfermava, quali criteri di
               corretta gestione delle carte, quello di «alleggerire» gli enti produttori dal carteg-
               gio non più utile all’operatività e quello di attuare misure di tutela dei carteggi
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               fin dalla loro origine . E, per meglio attestare lo svolgimento degli incarichi
               conferiti ai reparti mobilitati, la circolare n. 1045 dava istruzione ai comandi di
               mettere insieme tutti i bandi, le ordinanze e i manifesti pubblicati dalle autorità
               militari  in  zona  di  guerra,  da  inviare  poi,  in  5  copie  per  ogni  documento,  al
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               Comando supremo .
                  Nel 1916, oltre alla citata circolare n. 538, emanata a gennaio e finalizzata
                                                                                 267
               all’acquisizione  delle  testimonianze  dei  militari  al  ritorno  dalla  guerra ,  il
               Comando supremo, cosciente delle cattive condizioni della tenuta degli archivi
               da parte dei comandi al fronte, cercava, con la circolare n. 670, di regolamentare
               più efficacemente il versamento del loro carteggio, sia ordinario che riservato:

                  Nella considerazione di rendere meno ingombranti gli archivi delle grandi unità
                  mobilitate, questo Comando stabilisce che i comandi d’armata, di corpo d’armata
                  e di divisione, riuniscano in pacchi e chiudano in casse i carteggi ordinari e riser-
                  vati che giudicano non doversi più richiamare o consultare e li spediscano alle
                  rispettive sedi territoriali. | Le unità di nuova formazione, le quali all’atto della
                  loro  costituzione  ebbero  sedi  occasionali,  invieranno  invece  tali  carteggi  al
                  Comando del Corpo di Stato maggiore in Roma, dove è già stato disposto un
                  apposito locale, in attesa del versamento definitivo o del ritiro dei singoli archivi
                  presso nuove sedi, a seconda di quanto verrà stabilito alla fine della campagna .
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                  quelle operazioni che avevano avuto completo svolgimento, alle perdite e ricompense;
                  disposizioni  emanate  per  il  funzionamento  dei  singoli  servizi;  relazioni,  proclami,
                  bollettini,  ordini  del  giorno  e  circolari.  Cfr.  circolare  R.  esercito,  Comando  supremo,
                  Riparto operazioni, Ufficio affari vari, Documenti riflettenti la storia della campagna, 26
                  giu. 1915, n. 274, a firma del sottocapo di Stato maggiore gen. C.[arlo] Porro, indirizzata
                  agli uffici del Comando supremo e, p.c., all’Intendenza generale, in ibidem.
               265   Circolare R. esercito, Comando supremo, Riparto operazioni, Ufficio affari vari, Diari
                  storici, 14 lug. 1915, n. 518, in ibidem.
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                   Circolare R. esercito, Comando supremo, Reparto operazioni, Ufficio affari vari, Bandi,
                  ordinanze e manifesti, 23 ago. 1915, n. 1045, in AUSSME, M 7. Circolari vari uffici, b. 21,
                  fasc. «Comando supremo (circolari), agosto 1915».
               267   Circolare Comando supremo, Reparto operazioni, Ufficio affari vari e segreteria, Storia
                  episodica  dell’attuale  campagna  di  guerra,  14  gen.  1916,  n.  538,  in AUSSME,  M  7.
                  Circolari vari uffici, b. 1, fasc. 6.
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                   Circolare R. esercito, Comando supremo, Riparto operazioni, Ufficio segreteria, Carteggio
                  eccedente da versarsi, 1 mar. 1916, n. 670, in AUSSME, M 7. Circolari vari uffici, b. 25,
                  fasc. «Comando supremo (circolari) marzo 1916».
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