Page 485 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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La tuteLa, La conservazione e La fruizione degLi archivi deL regio esercito  485


               Forze armate della Campania e del IX, XII, XXXI e LI Corpo d’armata; coman-
               di che dovevano riportare, in forma cronologica e sintetica, l’apporto dato agli
               alleati nel campo operativo e in quello logistico, mentre le unità da loro dipen-
               denti  dovevano  trattare  l’attività  sul  proprio  eventuale  supporto  nell’«usuale»
                                                                        261
               diario storico, adottando, però, una descrizione particolareggiata .

               3. Il controllo sul corretto versamento delle carte
                  Una linea di azione più volte perseguita per la preservazione della documen-
               tazione ritenuta rilevante per l’istituzione fu quella di abbreviare i tempi di ver-
               samento delle carte in occasione dello scioglimento degli enti produttori, di un
               loro  trasferimento  di  sede  o  in  occasione  di  eventi  bellici  come  nel  caso  dei
               carteggi operativi prodotti durante il Primo conflitto mondiale.
                  Nel promemoria del gen. Diaz del 19 giugno 1915 si ricordava l’attività della
               Sezione storica del Comando supremo, la cui costituzione rispondeva al tentativo
               di scongiurare la perdita dei diari storici e delle carte degli enti mobilitati, come
               era avvenuto in occasione della guerra di Libia, supporto essenziale («ossatura»)
               per la redazione della relazione ufficiale della campagna:

                  La grande difficoltà riscontrata in passato nel raccogliere tanti elementi diversi e
                  tante notizie rimaste lungo tempo disperse o nascoste intorno alle nostre campa-
                  gne  di  guerra,  nonché  l’affollamento  di  carte  superflue  e  la  deficienza  notata
                  invece di talune altre importanti che si dovettero ripetutamente richiedere ai corpi
                  e ai comandi interessati anche durante la recente guerra italo-turca, suggerisce
                  pertanto la necessità di accentrare fin d’ora e di riunire con ordine e metodo tutto
                  questo materiale in modo che questo si possa opportunamente disporre giorno per
                  giorno  con  logica  precisione  e  con  altrettanta  sicurezza  affinché  nulla  sfugga
                  all’archivio più importante di tutti, cioè a quello del Comando supremo. | Per
                  ottenere tale risultato l’Ufficio affari vari [Sezione storica] ha già iniziato il com-
                  pito affidatogli, ma ha bisogno di poter fare largo assegnamento sulla collabora-
                  zione di tutti gli organi del Comando con una periodica e completa affluenza del
                  materiale  suesposto,  affluenza  che  si  manifesterà  sempre  maggiore  coll’accen-




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                   Circolare Stato maggiore del R. esercito, Ufficio storico, Diario sul contributo dell’italia
                  alla causa alleata, 11 mag. 1944, n. 451, a firma del capo di Stato maggiore gen. Giovanni
                  Battista Oxilia, indirizzata ai comandi militari della Sardegna, delle FFAA della Campania
                  e dei IX, XII, XXXI e LI corpi d’armata, in ibidem. Sull’impegno dell’Ufficio storico
                  affinché i comandi e gli enti mobilitati procedessero alla corretta redazione dei diari storici
                  e rispettassero i termini previsti per il loro versamento cfr. anche AUSSME, L 3. Studi
                  particolari, b. 301 (già 305), fasc. 3, s.fasc. «Circ. (DS e MS) relative alla raccolta e
                  conservazione del carteggio di valore storico ecc. Carteggio riguardante il ‘Gruppo Ufficio
                  storico’ (attività clandestina post armistizio 8.9.1943)».
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