Page 525 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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1939, n. 2006, nota per essere la prima norma organica sugli archivi, dava luogo
a «incertezze» e dubbi, dimostrando una certa «ambiguità» sull’idea di «docu-
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mento» e, di conseguenza, tra materiale archivistico e quello bibliografico .
Le vicende dei musei militari devono poi essere inserite in un clima generale
di «musealizzazione» dei documenti archivistici, esposti con criteri differenti – di
provenienza, cronologico e tematico – ma aventi un unico scopo, quello divulga-
tivo e didattico. Vicende che si intersecano, così, con le storie parallele di altri
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musei come quelli risorgimentali , sulla Prima guerra mondiale , coloniali e,
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35 Cfr. e. lodolini, Archivi e biblioteche: due realtà antitetiche, in Sit liber gratus, quem ser-
vulus est operatus. Studi in onore di Alessandro Pratesi per il suo 90° compleanno, a cura
di P. Cherubini-G. niColaJ, II, Città del Vaticano, Scuola Vaticana di paleografia, diplo-
matica e archivistica, 2012 (Lettera antiqua, 19), pp. 1273-1285. Sui limiti della legge del
1939 cfr. l. Cassese, Intorno al concetto di materiale archivistico e materiale bibliografi-
co, in «Notizie degli Archivi di Stato», IX (1949), pp. 34-41. Notiamo che anche il vigente
codice dei beni culturali e del paesaggio, approvato con d.lg. 22 gen. 2004, n. 42, pur ri-
badendo il divieto di smembrare gli archivi e l’obbligo di conservarli nella loro organici-
tà, mostra alcune incertezze sul concetto di «documento». Accoglie, infatti, «formulazioni
ambigue ereditate dalla diatriba sulla distinzione tra materiale archivistico e materiale bi-
bliografico che (…) sembrava definitivamente superata dalla legge archivistica del 1963»
e, ancora, contiene una «confusione concettuale (…) nella definizione delle fonti fotografi-
che, sonore e audiovisive, che deriva dal collegare questi documenti alla forma fisica e non
al processo di produzione», in P. CaruCCi, Leopoldo Cassese e gli sviluppi scientifici della
disciplina archivistica, in Leopoldo Cassese. Archivista e organizzatore di cultura. Semi-
nari di studio in occasione del cinquantesimo anniversario della scomparsa, L’Aquila, 18
giugno 2010 - Salerno, 29 ottobre 2010 - Atripalda (AV), 29 ottobre 2010, Roma, Ministe-
ro per i beni e le attività culturali, Direzione generale per gli Archivi, 2011 (Pubblicazioni
degli Archivi di Stato, Saggi, 102), p. 12. Sui limiti del codice dei beni culturali del 2004
cfr. sempre P. CaruCCi, Alcune considerazioni sul codice dei beni culturali, in «Archivi»,
I (2006), 1, pp. 23-40 ed e. lodolini, Proposte di correzioni al codice dei beni culturali e
del paesaggio per il settore degli archivi, in «Archivi», I (2006), 2, pp. 9-28.
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M. baioni, La «Religione della Patria». Musei e istituti del culto risorgimentale (1884-
1918), Quinto di Treviso (TV), Pagus Edizioni, 1994 (Collana «I fronti della storia», di-
retta da M. isnenGhi); id., Risorgimento in camicia nera. Studi, istituzioni, musei nell’Ita-
lia fascista, Torino, Comitato di Torino dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano,
Roma, Carocci, 2006 (Pubblicazioni del Comitato di Torino dell’Istituto per la storia del
Risorgimento italiano, Nuova serie, XXVII). Inoltre, cfr. M. Guetta, Dal museo del Risor-
gimento al museo della pace. Proposta per una museologia storico-militare, Firenze, Edi-
fir, 2007 (Collana di museologia e museografia, 16).
37 «Annali Museo storico italiano della guerra», III (1994), 3 (n. mon.: I musei della Grande
guerra dalla Valcamonica al Carso); «Rivista napoleonica», III (2002), 5-6 (n. mon.: Musei
di guerra/pace. Forum Marengo 2001 (Alessandria, 2-4 novembre 2001)), passim; M. ba-
ioni, Commemorazioni e musei, in La Prima guerra mondiale, a cura di s. audoin-rouzeau
e J.-J. beCker, ediz. italiana a cura di a. Gibelli, II, Torino, Einaudi, 2007, pp. 501-515.
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L’Africa in vetrina. Storia di musei e di esposizioni coloniali in Italia, a cura di n. laban-