Page 68 - Il Regio Esercito e i suoi archivi - Una storia di tutela e salvaguardia della memoria contemporanea
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            d’armata, al capo ufficio fortificazioni di corpo d’armata e al capo ufficio del
            genio distaccato dall’ufficio fortificazioni.
               Il comandante del genio del corpo d’armata, dipendente dal comandante del
            corpo d’armata territoriale (o comandante militare di isola), dirigeva i servizi
            del genio posti alla sua dipendenza, a eccezione di quello degli specialisti, che
            dipendeva dall’ispettore del Genio, per il tramite della Direzione superiore degli
            specialisti del genio. Era consulente tecnico, per i servizi del genio, del coman-
            dante del corpo d’armata territoriale e, come tale, esaminava i progetti delle siste-
            mazioni difensive e effettuava, su indicazione del suddetto comandante, gli studi
            relativi all’ordinamento difensivo del territorio del corpo d’armata. Aveva l’alta
            sorveglianza su tutti i lavori eseguiti nel territorio di sua giurisdizione; esercitava
            la revisione tecnica e contabile dei lavori di competenza del dipendente ufficio
            delle fortificazioni, e provvedeva, se necessario, alla loro collaudazione. Infine,
            esaminava e dava parere sulle perizie che erano di competenza dell’ufficio delle
            fortificazioni e dava parere sulle pratiche di contenzioso riflettenti la consistenza
            patrimoniale, previ accordi, se del caso, con l’amministrazione finanziaria.
               Al capo ufficio fortificazioni, che dipendeva dal comandante del genio del
            corpo d’armata territoriale (o di isola), sovrintendeva, nel territorio di sua giuri-
            sdizione, alle seguenti attività: compilazione dei progetti ed esecuzione dei lavori
            per la costruzione di opere di fortificazione (e di quanto aveva comunque attinen-
            za alla difesa del territorio), di strade militari e opere d’arte relative, dei depositi
            di esplosivi e munizioni, degli stabilimenti per la produzione di materiale bellico,
            dei poligoni di tiro e di esperienze, delle colombaie militari; lavori di ordinario
            mantenimento, di miglioramento, di ampliamento o di grande trasformazione di
            tutti i fabbricati in uso all’amministrazione militare; liquidazione dei danni ar-
            recati dalle truppe in occasione di esercitazioni militari, di tiro o di manovre;
            pratiche amministrative per l’acquisto o permuta di immobili in dipendenza dei
            lavori predetti (pratiche che a norma delle disposizioni allora in vigore erano di
            spettanza dell’amministrazione militare, salvo però quanto era di competenza de-
            gli uffici finanziari); scelta delle località per l’impianto di campi di tiro a segno ed
            esame dei relativi progetti; servizio di rifornimento dei materiali del genio. Inol-
            tre, curava le convenzioni e gli accordi con i comuni e le pratiche di contenzioso
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            aventi come oggetto le succitate materie .
               Al direttore di sanità del corpo d’armata territoriale (o capo ufficio di sanità
            della Sardegna) e al direttore di ospedale spettava l’esercizio del servizio sanitario.
               Il primo aveva la direzione tecnica e la vigilanza su tutto quanto concerneva il
            servizio sanitario del corpo d’armata (o dell’isola) e aveva una duplice dipenden-



            14   Il capo ufficio fortificazioni aveva sul personale dipendente l’autorità di comandante di
               corpo ma non poteva nominare o trasferire i capi degli uffici staccati.
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