Page 321 - L'Esercito alla macchia - Controguerriglia Italiana 1860-1943
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La 2  armata e Le operazioni di controguerrigLia in JugosLavia (1941-1943)  321
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                     AUSSME. Colonna di fanti italiani in rastrellamento nell’estate 1942 in Slovenia

              molti cittadini sloveni ai rivoltosi. Fin dalle prime fasi dell’operazione “Primavera” il S.I.M.
              aveva rilevato che, dopo i rastrellamenti attuati dal Regio Esercito, gli abitanti avevano ri-
              chiesto che le truppe vi allestissero presidi permanenti. In questo nuovo scenario parte del-
              la popolazione slovena, in particolare gli elementi nazionalisti e cattolici, prese le distanze
              dall’O.F. e furono create le cosiddette “Guardie Bianche” con il compito di proteggere le
              popolazioni rurali contro gli attentati, le depredazioni e i saccheggi delle bande partigiane.
              Il collaborazionismo con gli italiani in Slovenia fu un fenomeno molto vasto e comples-
              so ed interessò formazioni politiche, che avevano in comune il solo obiettivo di arginare la
              diffusione del comunismo. Proprio questa sua matrice era però un fattore di debolezza che,
              alla lunga, complice l’andamento sfavorevole all’Asse delle operazioni sugli altri fronti eu-
              ropei ed africani, favorì la propaganda comunista. Gli esponenti della Bela Garda, di ma-
              trice clericale e conservatrice legati al Partito Popolare sloveno, furono il nucleo più con-
              sistente dei collaborazionisti, seguiti dai gruppi cetnico-nazionalisti e da quelli di stampo
              nazi-fascista. La cultura cattolico-asburgica della popolazione rurale slovena, contraria alle
              idee del partito comunista in materia di religione e di proprietà privata, maggiormente dif-
              fuse tra la classe operaia cittadina, dette al movimento belagardista una notevole solidità e
              un’ampia diffusione . L’idea di uno stato indipendente, gravitante più verso l’area asbur-
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              850 Scrive Romain H. Rainero: “L’ampiezza del movimento collaborazionista nella Slovenia italiana
                 smentisce una certa storiografia titoista del secondo dopoguerra tendente a presentare l’insurrezione
                 anti-italiana come un fenomeno di massa ed al contempo a sminuire il belogardismo ed il movimento
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