Page 145 - L'ITALIA DEL DOPOGUERRA - L'Italia nel nuovo quadro Internazionale. La ripresa (1947-1956)
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             appariva in sostanza "smobilltaLa~ (17)_ Sotto questo aspeuo è  interessante rile-
             vare  la  particolare anenzione del  "riformisla"  Amendola  nei confronti  dei
             nuovi soggeui dell'industria di Staro:  I'Agip,  le cui  ricerche  in  Valpadana
             dovevano essere sostenute per impedire la "capacità" americana sulle riserve
             energetiche sidliane. L'attenzione di  Amendola era rivoiLa  sull'azione antimo-
             nopolistica, che si doveva  risolvere nella  riorganizzazione dell'IRI, svlncolan·
             dola  dalla Confindustria,  nella  nazjonalizzazione dell'energia elettrica e  delta
             Montecatini,  oel controllo auraverso i Consigli di gestione  dei  monopoli pri-
             vati, a cominciare dalla Faal
                l  socialisti  seguirono il PCI  nell'attacco frontaJe  alla  politica  economico-
             sociale dei goveml centristi. Jo  un intervento alla Camera del 25 m"r,~;o 1954.
             nel  corso della  discussione sui  bilanci  finan.ziari  presentati  dal  governo
             Scelba, il deputato del PSI  Ghislandi riprese le argomentazioni di Scoccimarro
             e  Amendola  trasferendole sugli esempi  pratici  del  suo collegio di  Brescia:
             «Qvl dovete  uscire dalle picoole beghe p11damentari",  d~ Ghislandi  rivolto
             ai  banchi del Govemo, con esplicito  riferimento al precedente e  fallimenLare
             tenwtivo di Fanfani,  "dalle mentalird meschine dì  conservazione sociale, dai
             calcoli grelli e  timidi del 'carpe diem' di lutti i giomi e  di ruui i minuti. Dovete
             fare  un gesto;  fate almeno questo ed avrete  una  ragione di  più,  o  almeno
             una,  di essere  meglio giudicati dl  quanto  non sìate stati  finora  (. .. ) " ClBI.
             Le  conclusioni di Ghlsland.l,  ruuavia,  lasciavano  poco spazio a.lle  speranze:
             "Lo slogan del vostro atruale Governo sarebbe 'uomini nuovi per una politica
             nuova·.  Purtroppo,  il  popolo già  dice:  'uomini frusti,  con frusti  metodi,  per
             frusti programmi'~ (19>.
                Eppure, aJ di là  delle didùarazioni esplicite in sede par!amenLare o elet-
             torale, l'epoca del •fronte unitario" delle sinistre smva definitivamente rramon-
             Lando.  Alla  scomparsa di Morandi  segui una ripresa  dell'iniziativa  autonoma
             del  PSI;  in  quale mis:•ra  i due avvenimenti fossero collegati,  è  un dato che
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             emerge dalle pagine del diario di Nenni < 1:  il 26 luglio 1955 spirava Morandi,
             lasciando di fauo seO?..a guida la sinistra del PSl; ìl 3 agosto Nenni si incontra-
             va con il  neonorninato presidente del Consiglio Antonio SegnL •u tono in  ati
             Segni si esprime è  pessimista",  scriverà il segretario socialista sul suo diario
             "Gli  dico che ha  il  mestolo in  mano e deve adoperarlo senza timore (. .. ); di
             3nclare avanti senza esitazioni sulla questione dell'LRI t21>; di darci soddisfal:io-
             ne nell'arruazlone della costirurione dove il suo compito è  rela.tivamente piil
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             fucile < ); di ricondutTe con mano ferma  l'amministrazione entro l limiti della
             legalità  democratica: di liberarsi del ricauo liberale. Se vuole può fare  molto.
             E se far::i  mollO crecr.ì una situazione nuova• W>  . Jl  clima era dT3Sticamente
             mut:uo. la destra liberista,  rappresenraet  ne.Jla  DC da Scelba e  Pella,  era staLa
             esautorata dal nuovo corso fanfaniano, incarnato dal presidente Gronchi e dallo
             stesso Segni.  n ministro Vanoni aveva  presentato un  "piano·  che,  puntando
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