Page 150 - L'ITALIA DEL DOPOGUERRA - L'Italia nel nuovo quadro Internazionale. La ripresa (1947-1956)
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l  CAlTOUO  E 01! CASPERI  NI!1JA  IIICO!>ìltUZIONE   139

         coincidere sempre e  dovunque  nazioni  e  srati,  schiacciando le  minoranze e
         rendendo  di limo impossibili pacifici rapporti Internazionali.
            L'Intreccio  tra  Il  nuovo ruolo dei partiti  e  la  murata  situazione  dell'Italia
         nel  mondo,  appare  cruciale anche  per quamo rìgunrda  le  principali scelte
         della  ricostnl1;ione  economica,  ispirate  da  un  complessivo consenso verso
         una maggiore Integrazione Internazionale.  Prima  ancora  che avesse  Inizio la
         guem fredda e  la divisione del mondo in due blocchi politico-militare con-
         trapposti,  vennero infatti  poste le  premesse dell'integrazione dell'Italia  In un
         sistema dl  "commercio internazionale  mullil:uerale ed  indiscrimlnato",  per
         usare una fom1ula cara agli americani voluto in particolare da Roosevelt e  dal
         democratici SLarunitensi. ~ noto che la mone di Roosevelt e  la fine del111  guer-
         ra  segnarono l'inizio di un ridimens.ionamento di questo progeno :ùl'intemo
         degli Stati  Uniti,  ma  i  suoi efTetli  maggiori sull"lcalia  si manifestarono ovvia-
         mente  negli  anni  poscbellici.  L'inizia.tiva  american:~  - anuata  auraverso i
         conundi miliLari,  le agenzie internazionali per la  ricostruzione e  le  rappresen-
         tanze diplomatiche - spinse  l'Italia  verso  nuove  prospettive,  sradicandoln
         almeno parzialmente dal suo  precedente  contesto di  relazioni  commerciali e
         ancorandola  defìnìtivan1ente all'area del dollaro.
            La dasse dirigente  postbellica, in pratka i leader dci principali paniti politici,
         si trovarono di fronte ad una siruazione per molti aspcni  inattes:J  e  per cui es.~i
         non erano  culruralmeme preparati. Solo alcuni  di  essì  potevano benelkiare di
         una celti conoscenza delle gr:mdl questioni politiche intemnionali, assente  inve-
         ce In gran parte negli altri esponenti dell'antifascismo. Ma anche nei casi di m:t~­
         gìore consapevolezza, era frequente  un certo digiuno del nuovi problemi econo-
         mici che si ponevano. Ciononootante. le forze che SOS(ennero i  governi di unità
         nazionale tra il1945 e  il 1947. si orientarono prevalentemente verso una adesione
         relativamente mpida ai nuovi vincoli impostl dal slslema economico-Internaziona-
         le postbellico.  Fra il 1945 e il 1947, e  dOè gi:l prima del varo Marshall, l>i  posero
         le  premesse dJ  una  progressiva  integraZione  italiana  nel  sistema  internazionale
         basato sugli accordi di Brenon Woods.
            Le esìgem..e dì una stretta cooperazìone economica sul  piano internazionale
         veMero ad esempio sooolineatc da De Ga.<;peri  nel corso della sua visita  negli
         Stati Uniti del 1947, il primo ano di poUtic:a estern non direnamente connesso :dia
         guerra. Nel corso di quel viaggio, De Gasperi cercò di accreditare l'immagine di
         una nuova ltall:l,  non  più guerrafondaia  ma lavoratrice,  non più :~ggressiva ma
         padflca, che avrebbe  poruto offrire un conuibuto convinto alla  promozione di
         forme di cooperazione,  di  equilibrio, di giustizi:!  nel nuovo mondo postbellico.
         Nelb stessa prospettiva, condivisa da suoi coUabomtori come C:tmplllJ e  Vanonl,
         si iscrive anche il favore verso il  pi:Jno Marshall, l'inserimento ncll'O<.-ce e  la  ricer-
         al di forme  di coopernzlone economica con altri paesi europei, come Ili Francia.
         Anche succes:>ivamente, da parte italiana si è  continU:~to a sostenere la prospettiva
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