Page 196 - La Grande Guerra dei Carabinieri - Flavio CARBONE
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196   La Grande Gueraa dei Carabinieri                     Il ruolo delle foreste nello sforzo bellIco: uomInI, mezzI e materIalI





























              Maresciallo del Corpo Reale delle Foreste nel corso della prima Guerra Mondiale. Warranr Officer of the Royal Forestry Corps during the first World War.
                L'Alpe - Rivista forestale italiana con un articolo dedicato alla prima Guerra Mondiale. L'Alpe - Italian forestry magazine with an article on the IWW.
             re Forestale di Firenze, che avevano predisposto un det-  Antonio Sansone (1866-1923), Direttore generale delle
             tagliato rapporto sulla guerra e la crisi del legname in   foreste (nominato nel 1912) e Capo del Corpo. Il Diret-
             Italia. Da questo studio risultava che, già sul finire del   tore Generale delle foreste per evitare il depauperamen-
             1915, l’Esercito aveva consumato pressoché tutto il le-  to del patrimonio boschivo era riuscito ad ottenere una
             gname disponibile nelle vallate alpine e che i provvedi-  maggiore presenza degli Ispettori e dei tecnici del Cor-
             menti per promuovere maggiori tagli all’interno avreb-  po Reale delle foreste nei Consigli, nei Comitati legnami
             bero  fatto  sentire  sul  mercato  il  peso  dell’intensificata   e negli Organismi militari che avevano la responsabilità
             produzione solo nella seconda metà del 1916 e nel 1917   di stabilire l’ammontare dei prelievi, i prezzi e le modali-
             ed era, quindi, necessario fare assegnamento sulle impor-  tà per la fornitura del legname. Sansone era giustamen-
             tazioni. L’analisi si rivelò pienamente corretta.   te preoccupato che i danni provocati dalla guerra non ri-
                Durante i primi due anni di guerra, l’Amministrazio-  guardassero soltanto le zone travolte dagli eserciti, ma
             ne forestale fronteggiò la conservazione del patrimonio   anche le modifiche alle strutture dei boschi nei quali si
             boschivo dalle pressanti esigenze dell’Esercito, della Ma-  erano verificate utilizzazioni anticipate o mal condotte,
             rina e delle industrie belliche (e anche delle popolazioni),   il cui restauro avrebbe richiesto tempi molto lunghi. La
             che non esitavano a sostenere un regime di concorrenza   sua azione si concentrò soprattutto sul garantire un più
             scarsamente rispettoso delle regole di gestione selvicol-  razionale intervento sui boschi, cercando di far limitare
             turale e di mercato. Un’impresa per nulla semplice, co-  gli sprechi ed i tagli non necessari. Opera non sempre, ri-
             me testimoniano le circolari emanate in quel periodo da   uscita, purtroppo, come ebbe modo di constatare di per-
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