Page 193 - La Grande Guerra dei Carabinieri - Flavio CARBONE
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             Immagini, tratte dall’archivio Feltrinelli (ditta che si occupò dei tagli), della foresta demaniale di Vallombrosa durante il primo conflitto
             mondiale. Le immagini danno un’idea molto eloquente del lavoro svolto per sostenere lo sforzo bellico.
             Images of the state forest of Vallombrosa during the First World War (from the Feltrinelli archive, company that took care of the cutting tre-
             es). The images give a very eloquent idea of the work done to support the war effort.

             maggior parte del legname da opera ed i segati di conife-  Luzzatti, in realtà, era costituito dalla creazione dell’A-
             re provenivano dall’Austria e dai suoi alleati, ovvero dal  zienda del Demanio forestale di Stato che proseguiva il
             nemico, per circa 3.000.000 metri cubi annui, mentre la  lavoro di valorizzazione e conservazione di alcuni impor-
             produzione media annua nazionale si attestava a 500.000  tanti nuclei boschivi già intrapreso, sia pure a fatica, sin
             mc. Il punto di partenza era estremamente svantaggiato e  dalla seconda metà dell’Ottocento. Al momento della sua
             ciò comporterà, per tut-                                                    costituzione, le foreste de-
             ta la durata del conflit-                                                   maniali gestite dall’Azienda
             to, uno stato di costante                                                   ammontavano ad una super-
             carenza del legno, co-                                                      ficie  pari  a  circa  95.000  et-
             stringendo i Ministeri e                                                    tari. La possibilità di dotare
             le Forze armate a scel-                                                     l‘Italia di un demanio statale,
             te non sempre felici che                                                    con un’estensione destina-
             determineranno una si-                                                      ta a crescere in maniera len-
             gnificativa  distruzione                                                    ta ma costante, costituiva un
             del patrimonio arboreo.                                                     freno agli appetiti distruttori
             Di cui l’Italia, peraltro,                                                  che avevano arrecato deva-
             non era ricca, conside-
             rato che, in base ai da-
             ti statistici degli inizi del
             Novecento, l’estensione
             forestale raggiungeva circa i 5 milioni di et-
             tari. I boschi nazionali avevano subito già
             in passato pesanti utilizzazioni e ciò aveva
             reso necessario un ripensamento generale
             dell’organizzazione del servizio forestale.
                Per evitare i gravi fenomeni di dissesto
             idrogeologico e per aumentare il “capita-
             le foresta”, grazie all’avveduta visione po-
             litica di Luigi Luzzatti, nel 1910 era stato
             riorganizzato il Ministero dell’Agricoltu-
             ra e costituito il Corpo Reale delle foreste,
             prevedendo per quest’ultimo un consisten-
             te incremento del personale, rimpinguan-
             done i ruoli. Il punto di forza della legge
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