Page 197 - La Grande Guerra dei Carabinieri - Flavio CARBONE
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Fregio del Corpo Reale delle Foreste adot-
tato durante la prima Guerra Mondiale.
Badge of the Royal Forestry Corps during
the first World War.
sona effettuando sopralluoghi in va-
rie aree del Paese.
Per dare un’idea di massima
dell’impegno profuso nella tabella
sono riportati i dati relativi ai prelie-
vi in bosco effettuati dai Comitati legname nel 1916. lente di combustibile, appartenenti ai Comuni e agli en-
Gli straordinari consumi del fronte fecero salire in ti morali. Veniva stabilito, inoltre, l’obbligo del taglio de-
breve tempo il valore commerciale del legname; nel- gli alberi da legna esistenti nelle golene, lungo gli argini,
la seconda metà del 1915 i prezzi del legname importa- i canali, i fossi di scolo e quelli lungo le strade.
to triplicarono mentre nelle vallate a ridosso del fron- Queste disposizioni, chiaro segno delle caren-
te raddoppiarono. Se inizialmente le cause dei ze sempre più significative in termini di mate-
rincari devono essere individuate nelle ingen- rie prime da destinare alle truppe combattenti
ti richieste militari, in seguito i prezzi dipe- ed alla popolazione, dovevano essere miti-
sero dall’aumento dei costi di produzione; gate dal decreto legge luogotenenziale del
questi ultimi, in virtù dei richiami alle ar- 4 ottobre 1917 (a soli venti giorni da Ca-
mi e dell’esaurirsi dei boschi più vicini al- poretto) che dettava, invece, i provvedi-
le vie di comunicazione, tra il 1915 e il menti per la difesa e l’incremento del pa-
1917 passarono dal 10-20% al 40-60% trimonio boschivo nazionale. Le norme
del prezzo finale di smercio. erano finalizzate ad incrementare il De-
Tale situazione si sarebbe ulterior- manio forestale nelle Provincie del Re-
mente aggravata dopo la rotta di Capo- gno e stabilivano importanti indirizzi in
retto, quando a seguito dello sfondamen- materia di acquisti ed espropriazioni di
to delle truppe austro-ungariche, il 24 terreni ove procedere ai rimboschimen-
ottobre del 1917, l’Esercito italiano avreb- ti o alla gestione del patrimonio forestale
be subito una pesante disfatta e ingenti per- esistente, anche attraverso contributi a fa-
dite di materiale bellico. vore dei privati. Nella situazione di crisi ge-
A tutti gli effetti il 1917 può essere considera- nerale, questo decreto può essere visto, oggi,
to un anno di svolta per il conflitto. L’Italia si trova- come un saggio e provvido tentativo di cominciare
va in grave difficoltà per gli approvvigionamenti, anche a pensare al futuro post bellico.
per quel che riguardava i combustibili. Per tale motivo Ma torniamo all’aspetto dell’impatto ambientale sui
nell’agosto di quell’anno vennero date nuove disposizio- boschi. Negli anni del conflitto, lo sfruttamento degli
ni per intensificare il taglio dei boschi con conseguenze stessi sarà, come in parte accennato, via via sempre più
ancora più pesanti. Veniva eliminata ogni formalità per intenso. Si comincerà con quelli più prossimi alla linea
la vendita del taglio di boschi per la produzione preva- del fronte, ove le stesse truppe di stanza, spesso tecnica-