Page 199 - La Grande Guerra dei Carabinieri - Flavio CARBONE
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mezzi meccanici per il trasporto e la lavorazione del le- possono citare due esempi: la fabbrica d’armi di Terni
gno. Ma non vi è alcun dubbio che i vantaggi economi- riuscì, grazie ad un’ impressionante intensificazione dei
ci maturarono a scapito di quelli ambientali e spesso dei ritmi, ad incrementare la propria produzione giornaliera
lavoratori (in quegli anni, a causa della scarsa prepara- che passò dai 480 fucili del luglio 1915 ai 1.800 del marzo
zione tecnica, vi fu un significativo aumento di incidenti 1917. Tra l’estate del 1916 e il marzo 1917, a loro volta, le
sul lavoro). Persino i vivai forestali furono sacrificati, ad segherie dotate di lame multiple – condotte in economia
un certo punto, per fare posto alle coltivazioni. Scarsità con personale militare – passarono da 32 a 46, tanto che
di cibo e combustibile avrebbero potuto piegare il Paese. la produzione di lavorati nella «zona di guerra» aumentò
Ad ogni modo, anche nell’ora più difficile, lo sforzo belli- da circa 690 a 1.240 metri cubi al giorno.
co non venne interrotto anche grazie agli aiuti ed alle im- Nel marzo del 1918 il Direttore Sansone richiama-
portazioni da Inghilterra e Francia. va il personale a compiere un ulteriore sforzo nella sor-
Per dare un’idea sintetica dell’impegno profuso, si veglianza dei boschi. Nella circolare emanata all’epoca,