Page 217 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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CAPITOLO OTTAVO




                  del 1915, il servizio viene riorganizzato, costituendo tre centri di decrittazione presso i Comandi
                  di Bolzano, Villaco e Adelsberg, poi denominati “Penkala”, nome esteso successivamente  a
                  tutto il sevizio crittografico. I dispacci non chiariti nei Penkala vengono inviati al Servizio Infor-
                  mazioni  (Nachrichtenabt) di Vienna. 28
                  Dal 5 fino al 21 giugno cadono nella rete di Figl quattro radiogrammi, diretti a Massaua dalla
                  stazione di Coltano, nei pressi di Pisa. Sono cifrati con il “Vocabolario Telegrafico” (VT) della
                  Regia Marina italiana, già in possesso degli Austriaci e da questi ironicamente denominato VerTrauen
                  (fiducia). 29
                  Il 21 giugno, gli Austriaci intercettano il primo dispaccio italiano crittato con il “Cifrario di ser-
                  vizio”, una totale novità perché non acquistato prima della guerra. La penetrazione della prima
                  versione del cifrario richiede molto tempo e lavoro ed è inizialmente parziale.
                                                                                          30
                  A proposito dei primi due cambiamenti di chiave del cifrario, Ronge ricorda:

                        il 10 luglio portò già ad un cambiamento di cifrario (inserimento della prima chiave nel ci-
                        frario di servizio N.d.A.): dopo esserci torturati con il vecchio dovemmo dunque trovare la
                        chiave anche del nuovo … Fino al 12 agosto deciframmo 36 telegrammi e la nuova chiave
                        completamente spiegata venne trasmessa ai comandi d’armata […] 31

                  David Kahn, attribuisce gran parte della soluzione dei primi cifrari di servizio, alla cattura del ci-
                  frario italiano, mentre Ronge, specifica come accennato, che l’acquisizione del manuale italiano
                  sull’impiego della radio in guerra «contenente tutti i dati necessari circa la sua organizzazione
                  e il suo funzionamento sia di natura tecnica che pratica», sarebbe avvenuto subito dopo il 12
                  agosto. Sempre secondo Ronge, a seguito di quest’evento, «Il numero di telegrammi decifrarti
                  salì rapidamente raggiungendo la cifra di cinquanta al giorno e non di rado anche di settanta».
                  Il possesso del manuale determina, in sostanza, un salto di quantità e probabilmente di qualità
                  nelle decrittazioni.  32
                  Invece, Figl non menziona alcuna circostanza del genere che ha sicuramente facilitato e acce-
                  lerato il processo di decrittazione, ma avrebbe forse sminuito i suoi peraltro indubbi meriti. Ciò
                  non attenua comunque il grave errore della cifratura parziale né riduce il difetto dell’evidenziata
                  debolezza dei primi Cifrari di Servizio.
                  Per quanto riguarda i cifrari di mobilitazione, l’impiego operativo del “ Militare Tascabile” inizia
                  dalla metà di giugno, contestualmente alla distribuzione delle prime chiavi.  Tuttavia, dalle me-
                                                                                       33
                  morie di Ronge emerge chiaramente che gli Austriaci iniziano a intercettare qualche dispaccio
                  cifrato con il “Tascabile” soltanto nell’ottobre del 1915, a riprova del citato uso poco frequente
                  di questo cifrario per le comunicazioni radio. Naturalmente, non incontrano notevoli difficoltà

                  28   M. Ronge, Der Radiohorch, op cit., p. 4. Penkala è il nome di una fabbrica di matite sulla cui pubblicità compariva la
                  testa di un uomo con un grosso orecchio su cui era posata una matita.
                  29   O. H. Horak, Oberst a.D. Andreas Figl, op. cit., p. 74, 94.  M. Ronge, Der Radiohorch, op cit., p.12, 49.
                  30   La relazione più completa sulla soluzione del cifrario è redatta dal Tenente Victor Reko e riportata nell’annesso 6 di M.
                  Ronge, Der Radiohorch, op. cit.
                  31   O. Kahn, op.cit. p. 316. M. Ronge, Spionaggio, op. cit., p. 177. I numeri riportati da Ronge sono gli stessi esposti nelle
                  Memorie di Figl ove però non si parla di dispacci decrittati,  ma “consegnati al Servizio Informazioni” e si precisa che la ci-
                  fra di 70 è stata raggiunta soltanto in una giornata. Inoltre, il 12 agosto è la data in cui, secondo Figl, sarebbe stata applicata
                  la seconda chiave al cifrario di servizio (O. H. Horak, Oberst a.D. Andreas Figl, op. cit., p. 98 - 99). Invece, ciò è accaduto
                  il 20 agosto, con ordine di servizio del 13 dello stesso mese.
                  32   M. Ronge, Spionaggio, op. cit., p. 177. Nel periodo precedente, dal 21 giugno al 12 agosto, i telegrammi decrittati sareb-
                  bero stati meno di uno al giorno
                  33   Regio Esercito italiano, Comando Supremo, Circolare riservatissima n° 960 del 17 giugno 1915, Oggetto: Chiave per il
                  Cifrario Militare Tascabile. Le prime chiavi sono: “iniziativa operazioni” valida dal 17 al 20 giugno; “carattere” da impie-
                  garsi dal 20 al 25; “mia stella Savoia” per i cinque giorni successivi. Il passaggio anticipato dalla prima alla seconda chiave
                  è dovuto al sospetto che il cifrario con chiave sia caduto in mano al nemico.


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