Page 222 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)
lizzarsi attraverso missioni speciali
di ufficiali di collegamento». Per
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i contatti con gli specialisti degli
Eserciti alleati e per i numerosi so-
pralluoghi effettuati anche al fronte,
Sacco si giova del supporto della
Missione Militare costituita in Fran-
cia il 25 maggio 1915 e comandata
dal Colonnello Giovanni Breganze.
Durante la permanenza in Francia, il
Capitano ha modo di esaminare l’or-
ganizzazione e le modalità operative
dei servizi RT negli Eserciti francese
e inglese, mediante numerosi collo-
qui con Ufficiali di entrambe le na-
zionalità e visite agli impianti an-
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8.5 Guglielmo Marconi e Luigi Sacco in Libia nel 1911, con de- che in prima linea.
dica di Marconi (Archivio fotografico ISCAG) Al ritorno in Italia nei primi giorni
di agosto, Sacco completa una rela-
zione in cui riassume le informazioni raccolte sui numerosi argomenti analizzati nel corso della
missione, non limitandosi a esporre il tentativo di risolvere il problema crittografico, ma ripor-
tando i risultati delle indagini sulla situazione esistente al fronte occidentale in tutto il comparto
delle radiocomunicazioni. Gli argomenti trattati riguardano, come annunciato in una lettera al
Comando del Genio:
1) Organizzazione in genere del servizio RT;
2) Stazioni RT per l’artiglieria e per gli aeroplani;
3) Stazioni radiogoniometriche e d’ascolto;
4) Stazioni campali;
5) Collaborazione RT con l’Esercito francese, intendendo con questa dizione soprattutto la
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collaborazione nel comparto crittografico.
La relazione costituisce una vasta panoramica sulle radiocomunicazioni negli Eserciti alleati, con-
frontate con quelle dell’Esercito italiano, dopo poco più di due mesi dall’entrata in guerra dell’Italia.
iL servizio rt negLi eserciti francese e ingLese
Sacco sostiene che la natura stessa delle radio comunicazioni richiede una gestione unitaria
di tutti i servizi RT, secondo quanto «esaltato» dal Colonnello Simon e dal maggiore Blandy,
«pensando alla facilità con cui possono disturbarsi le stazioni che operano in una stessa zona,
e pensando all’economia di personale e di sforzi che si può ottenere con l’accentramento» .
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50 Filippo Cappellano, Relazioni militari con la Francia nella Grande Guerra e le valutazioni del Comando Supremo, in
Studi storici militari, Roma, 2009, p.429.
51 Si ratta del Tenente - Colonnello Simon capo dell’ufficio telegrafico del G.Q.G, del Maggiore Fraques responsabile in
tale ufficio del comparto R.T. e del maggiore Blandy responsabile delle comunicazioni radio nell’Esercito britannico al
fronte occidentale.
52 Missione Militare Italiana presso il G.Q.G. francese: Relazione sui Servizi RT francese e inglese, G.Q.G., 3 agosto 1915,
AUSSME fondo F6, busta 7. La data del 3 agosto è quella ufficiale; in realtà sappiamo che Sacco ha completato la relazione
dopo il suo rientro in Italia. La relazione è conservata nell’Archivio della Grande Guerra dell’ISCAG, Racc. 234, consta
di undici pagine ed è mancante della copertina e degli allegati. Negli allegati tecnici, non ritrovati, erano contenute notizie
anche su telegrafia elettrica, fotografia e elettrificazione dei reticolati.
53 L’unitarietà di direzione dei Servizi RT è anche sancita nel paragrafo 3 delle già ricordate “Norme generali comuni per il
Servizio RT nel regio Esercito e nella Regia Marina” del 1914.
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