Page 276 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)
primo conflitto mondiale, questi sistemi riscuotevano la fiducia dei militari di diversi Paesi, poi-
ché «fornivano ancora sufficiente sicurezza, anche se solo a determinate condizioni» sicché «la
loro applicazione può apparire ammissibile ancora oggi», cioè all’epoca dell’edizione del libro. 48
Si osserva che, nelle situazioni operative del fronte terrestre, specie in prima linea e durante i
combattimenti, le condizioni a cui allude Figl quali l’impiego dei citati accorgimenti nella mani-
polazione di Bolton Chiffrenrad con alfabeti disordinati, ovvero di chiavi lunghe cambiate molto
di frequente e in modo sicuro, sono ottenibili solo in circostanze particolarmente favorevoli.
Le grigLie rotanti
Si accenna qui di seguito brevemente alle modalità d’impiego delle griglie, con riferimento alla fi-
gura 10.6 ove è riprodotto un dispositivo impiegato dall’Esercito austriaco, probabilmente durante
la Grande Guerra, ed esposto nella stessa mostra, accanto al disco cifrante illustrato in precedenza.
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I fori praticati nel materiale metallico, lasciano liberi e visibili il 25% delle caselle della scac-
chiera e sono disposti in modo che, in tre successive rotazioni di 90° della griglia, nessuno di essi
vada ad occupare una posizione ricoperta precedentemente da un altro foro.
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Per cifrare, si scrivono, su una “scacchiera” di carta sottostante (figura 10.7), le prime lettere
o cifre del dispaccio in un ordine prestabilito, per esempio per righe e da sinistra verso destra,
oppure per colonne. Poi, per completare la cifratura, si ruota la griglia di 90° tre volte scrivendo
le restanti parti del dispaccio negli spazi lasciati liberi della griglia. La rotazione può avvenire
in senso orario o antiorario. Alla fine di questa operazione, rimossa la griglia metallica, tutte le
caselle del foglio sottostante appaiono riempite, come è indicato, a titolo d’esempio nel tabella
“modello” riprodotta nella figura 10.7.
Le lettere della tabella sono trasmesse in sequenza, secondo un ordine prestabilito, leggendole
cioè per righe o per colonne e poi raggruppandole in modo prestabilito.
In ricezione, il crittogramma è trascritto
su un’analoga scacchiera e l’operazione
di decifra si effettua mediante una gri-
glia uguale a quella usata in trasmissione
che si sovrappone al foglio quadrettato e
si fa ruotare, con le stese modalità adot-
tate per la cifratura.
La griglia qui considerata è del tipo di-
spari (15x15) con il foro centrale utiliz-
zato come perno per la rotazione. Dal-
le figure 10.6 e 10.7 si deduce anche la
possibilità di utilizzare la stessa griglia
per dispacci più brevi, mediante un qua-
drato più piccolo di dimensioni 7x7 deli-
neato sulla piastra metallica e sul foglio
sottostante.
Anche la griglia originaria di Eduard
Fleissner, il barone austriaco al quale
10.6 Griglia rotante austro ungarica alcuni autori attribuiscono l’invenzio-
48 A. Figl, Systeme des .., op. cit,, p.84. L’Autore espone un esempio «adottato per unità subordinate il cui impiego è iniziato
durante gli anni novanta del secolo precedente».
49 F. Sinagra, op. cit.. p.146 - 148. Mostra temporanea sulla Grande Guerra tenuta nel Museo di Mauthen in Carinzia.
50 Un metodo per la facile costruzione delle griglie rotanti è riportato in W.F. Friedman, Advanced Military Cryptography,
1931 Edition, Special Text N°166, www.nsa.gov, p. 29, 30.
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