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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)
10.4 Tabella di Vigenére impiegata dall’Esercito austroungarico durante la Grande Guerra (Cortesia di Flavia
Reed Owen Special Collections & Archives, McGraw-Page Library, Randolph-Macon College, Ashland, Virginia)
Insomma, non vi è alcun dubbio sull’impiego da parte dell’Esercito austriaco, durante gran parte
del conflitto, di questo tipo di cifrari, inizialmente anche monoalfabetici, poi polalfabetici con
chiavi corte, simili al tanto vituperato Cifrario Militare Tascabile.
Come noto, cifrature siffatte sono ottenibili anche mediante dischi oppure regoli opportuna-
mente costruiti. L’Esercito austriaco ha utilizzato in modo diffuso, sin dall’inizio della Gran-
de Guerra e a diversi livelli di comando, dischi cifranti e decifranti derivanti da quello ideato
più di quattro secoli prima da Leon Battista Alberti e da essi denominati “Bolton Chiffrenrad” o
“zirkularscheiben”. Per rispondere ai requisiti di semplicità e maneggevolezza, se ne producevano
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in metallo, ma anche semplicemente di cartone e di carta, con alfabeti ordinati o disordinati.
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La cifratura si effettua, per esempio, facendo rotare il disco interno fino a far coincidere la lettera della chiave con un
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riferimento fisso e leggendo la lettera del cifrato sulla corona esterna in corrispondenza a quella del chiaro letta sul disco
interno.
44 J. Pricowitsch, op. cit. p.422, 431.
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