Page 330 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)
Nello stesso periodo si rileva anche l’au-
mento del traffico tra stazioni costiere e navi
austroungariche, così che è possibile indi-
viduare, sin dalla metà di ottobre, tre reti -
la campale tedesca, la campale e la navale
austroungarica - che manterranno caratte-
ristiche distinte durante tutto il successivo
periodo di operazioni. Soprattutto quando le
stazioni campali nemiche iniziano il movi-
mento, si nota una netta differenza tra l’entità
del traffico radio tedesco e quello austroun-
garico, con una netta prevalenza del primo,
nonostante il rapporto di circa uno a dieci tra
le forze dei due eserciti al fronte italiano.
I crittogrammi intercettati dalle stazioni
d’ascolto italiane sono prontamente inviati
alla Sezione R del Servizio informazioni di
Roma ove risiede ancora l’unico centro di
decrittazione dell’Esercito. Il 25 ottobre, il
Capo del Servizio Informazioni trasmette al
Sottocapo di S. M. Generale Porro una nota
contenente i risultati ottenuti dal Reparto
12 .2 b Elenco delle stazioni RT della 2 Armata con l’in- crittografico e gli elogi per il suo capo, Luigi
a
dicazione delle stazioni in fase di Sacco divenuto Maggiore.
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installazione il 24 ottobre Un ruolo importante svolgono in quei giorni
le intercettazioni telefoniche che, come si
dirà più dettagliatamente in seguito, forniscono numerose informazioni utili tra cui anche l’ora
esatta dell’inizio dell’attacco. Le notizie così ottenute contribuiscono a confermare l’imminenza
e le preoccupanti dimensioni dall’iniziativa avversaria.
Si ricorda infine il tentativo di disinformazione, posto in atto dagli alleati Austro Tedeschi atti-
vando, dal 15 ottobre all’8 novembre, ben 13 radiotrasmettitori tedeschi nella zona del Tirolo,
a scopo diversivo, tentando cioè di “bilanciare” la presenza delle stazioni tedesche sull’Isonzo,
per far credere che l’attacco si sarebbe verificato contemporaneamente su due fronti. Analoghi
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tentativi di disinformazione vengono attuati facendo soggiornare nel Trentino l’Alpenkorp tede-
sco, prima che questo partecipi all’offensiva sull’Isonzo.
Le trasmissioni nel Tirolo avrebbero contribuito, secondo Ronge, a rafforzare nei Comandi ita-
liani i timori di un’offensiva austro tedesca anche nel trentino, in concomitanza con quella attesa
sulla fronte dell’Isonzo.Lo stesso Ronge sostiene che tutto ciò avrebbe indotto Cadorna a rinfor-
zare lo schieramento italiano in quella parte del fronte, con sette brigate di fanteria. 29
In base ai riscontri effettuati, quest’ultima affermazione risulta priva di fondamento.
27 Diari della Sezione R, op. cit., 26 ottobre 1917, AUSSME, fondo B1, 101S, Vol. 303d. E’ ragionevole ritenere che questi
elogi riguardino l’opera complessiva svolta, fino a quella data, dal Reparto crittografico, oltre che gli specifici successi
ottenuti nelle giornate immediatamente precedenti l’attacco austro germanico.
28 M. Ronge, Der Radiohorch, op cit., p. 23; O.J.Horak, Oberst a. D, Andreas Figl, op. cit., p. 149.
29 M. Ronge, Spionaggio, op. cit., p. 312.
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