Page 339 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
P. 339
CAPITOLO DODICESIMO
fino all’Adige, ma nel contempo si dedica con rinnovato vigore alla intercettazione e localizza-
zione delle stazioni tedesche e austriache che, per tutto il mese di novembre e per buona parte di
dicembre, forniscono interessante materiale al Reparto crittografico di Roma e notizie utilissime
sulla dislocazione delle unità nemiche.
A novembre, il numero di dispacci intercettati dalle stazioni della Sezione è pari mediamente a
23 al giorno con un massimo di 40 e con un rapporto tra radiogrammi originati dalla rete tedesca
e da quella austroungarica maggiore di 4.
Com’è noto, mediante la collaborazione di due o più stazioni radiogoniometriche si individua la
zona di operazione dei trasmettitori nemici intercettati, ma ciascuna stazione può anche registrare
la direzione dei propri rilevamenti, riportandola giornalmente in grafici come quello della figura
12.4, compilato dalla postazione di Padova - Asolo dal 4 novembre sino al 31 dicembre 1917. I
punti rossi indicano «le stazioni con norme di servizio austriache», come si evince dall’interpre-
tazione della scritta quasi illeggibile al centro della figura. L’esame della figura conferma come
l’attività delle stazioni austriache, a differenza di quelle tedesche, si manifesti solo in particolari
circostanze, cioè subito prima e durante le azioni di attacco più rilevanti, nel periodo compreso
approssimativamente dal 9 fino al 27 di novembre.
Nella prima metà del mese di dicembre le stazioni campali austriache, moderatamente attive
nel corso del mese precedente, appaiono solo per qualche rara trasmissione, mentre il traffico
radio campale tedesco si mantiene ancora sostenuto. Poi, la graduale scomparsa delle stazioni
63
campali tedesche, nella seconda metà del mese, è attribuita al trasferimento delle divisioni ger-
maniche dal fronte italiano a quello occidentale e il silenzio radio austroungarico è ascritto alla
circostanza che «essendo diminuito il servizio di stazioni da campo propriamente detto, tutte le
comunicazioni tra comandi superiori sono evidentemente trasmesse per filo».
64
Rimangono comunque attive le stazioni navali dislocate lungo il litorale da Porto di Falconera
presso Caorle fino alla baia di Panzano, nel golfo di Trieste.
cifrari austriaci e tedeschi
Nel già citato documento redatto dalla Sezione R del Servizio Informazioni inviato agli Alleati
nel maggio del 1918, si descrivono alcuni cifrari austriaci «utilizzati sin dal novembre 1917»,
senza precisare le date delle intercettazioni, segnalando inoltre la ben nota scarsezza di materiale
crittografico disponibile. Nonostante questa limitazione, come già illustrato, almeno sette cifra-
65
ri dell’Esercito austriaco, impiegati dal novembre del 1917 fino all’aprile dell’anno successivo,
risultano forzati dal Reparto crittografico.
Una delle importanti informazioni contenute nel documento suddetto riguarda l’impiego con-
temporaneo «sul Piave, nel novembre del 1917, di due codici: lo “Stern” per le comunicazioni di
servizio e il “CW” per quelle militari».
Nello stesso documento è compresa la tabella cifrante e decifrante dello “Stern”, riportata
nell’Annesso H, unitamente a un esempio di crittogramma austro ungarico decrittato (Fig. H.3
e H4). Si ricorda come i nomi attribuiti dagli Italiani ai cifrari austriaci non corrispondano a
quelli originali, ma dagli esempi riportati in annesso si evince, tra l’altro, che la denominazione
italiana di “Stern” (stella) deriva dall’impiego di questo termine come separatore tra ogni parola
consecutiva dei dispacci cifrati.
66
a
o
63 3 Reggimento Genio Telegrafisti, 1 Sezione Radiogoniometrica, Bollettino N° 4, op. cit., p. 4 - 21. Il rapporto comples-
sivo tra le rilevazioni goniometriche di stazioni tedesche e austriache è di 3 a 1,
64 ibidem p. 21.
65 General Headquarters, Intelligence Service, Section R, Notes on Radio Telegraphy, op. cit.
66 I gruppi cifranti dello “Stern” noti al Reparto crittografico corrispondono a 84 lettere, bilettere o trilettere in chiaro e sono
costituiti da parole di cinque lettere pronunciabili, da “adele” a “wirth”, o alternativamente da due cifre comprese tra 15 e
99. In quest’ultimo caso le due cifre sono fatte spesso precedere da un’altra.
339

