Page 404 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)
per tentativi. Occorre quindi installare
più circuiti con altrettante prese dispo-
ste nella “terra di nessuno”, in posizioni
vicine il più possibile alle trincee nemi-
che, in modo da facilitare la ricerca di
conversazioni intercettabili, esplorando
i diversi circuiti così realizzati e sele-
zionando quello che fornisce la miglio-
re qualità d’ascolto per ciascuna con-
versazione nemica.
La struttura di una tipica rete di intercet-
tazione risulta quindi analoga a quella
illustrata nella figura 15.4 ove si nota la
15.5 Schema dei primi dispositivi di intercettazione telefonica stazione di ascolto (Stazione I.T.) dispo-
sta dietro le linee italiane e numerose
prese di terra (t t … t ) vicine alle trincee nemiche. Le maggiori difficoltà per realizzare una
1, 2,
n
rete così fatta si incontrano nell’istallazione e nel collegamento delle terre che richiedono spesso
azioni audaci come quella descritta all’inizio del capitolo.
Durante le prime attività d’intercettazione si utilizzano, a questo scopo, apparecchi telefonici
normali che ben presto vengono sostituiti da dispositivi ad hoc, molto semplici che contengono,
oltre alla cuffia, un condensatore o un trasformatore a prese variabili, con gli schemi di massima
riprodotti nella figura 15.5. I telegrafisti della 2 Armata costruiscono apparati di questo tipo, li
a
provano in diverse località e li installano stabilmente, nel gennaio - febbraio del 1916, in alcune
zone come quella intorno a Plava.
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Un altro dispositivo sperimentato presso la 3 Armata è prodotto dalla ditta Perego di Milano
a
con l’obiettivo di consentire sia l’intercettazione delle conversazioni nemiche, sia le normali
comunicazioni telefoniche. Anche la 2 Armata ordina 30 esemplari di questa apparecchiatura
a
e li confronta con l’apparato prodotto nella propria officina, ma, nonostante alcune modifiche,
non riesce a eliminare alcuni inconvenienti del sistema Perego e continua perciò a impiegare
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dispositivi autoprodotti, del tipo riportato nella parte alta della Fig.15.5.
15.2 PROGRESSI TECNOLOGICI E OPERATIVI
affinamento deLLe tecniche d’ascoLto
Dopo un primo periodo in cui ciascuna Armata svolge autonomamente una serie di sperimenta-
zioni e intercettazioni, si passa all’inizio del 1916 a un servizio organizzato in modo più omo-
geneo su gran parte del fronte, denominato Servizio I.T. (Intercettazione Telefonica), anche se
non tutti i comandi si dimostravano convinti dell’utilità del ritrovato e perciò, come sostiene O.
Marchetti, «il misoneismo e lo scetticismo ancora prevalenti in qualche Ufficio Informazioni
d’Armata contribuirono a ritardare il perfezionamento dell’organizzazione che effettivamente si
può considerare raggiunta ai primi del 1916». 17
Sull’organizzazione del Servizio e sul suo inserimento nell’ambito delle strutture informative
dell’Esercito si tornerà nel capitolo successivo, ma si possono sin d’ora notare alcune disparità
15 A. Carletti, op. cit., p. 17.
16 G. Guasco, Le intercettazioni telefoniche, op. cit., p.236 - 249. E’ subito esclusa la possibilità di usare l’apparecchio per
le normali comunicazioni telefoniche e contemporaneamente per l’intercettazione, a causa delle reciproche interferenze.
17 O. Marchetti, op. cit. p. 89.
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