Page 410 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)
data, nelle Armate italiane funzionavano complessivamente più di 60 impianti, in gran parte
dotati di amplificatori a valvole.
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Specie nelle aree più densamente coperte si presenta quindi il problema di organizzare e coor-
dinare il funzionamento delle intercettazioni e soprattutto di utilizzare efficacemente le infor-
mazioni ottenute mediante gli ascolti. A questo fine, si costituiscono i Centri I.T. ai quali fanno
capo normalmente quattro o più stazioni d’ascolto: la rete della 2 Armata, nell’agosto del 1917,
a
comprende sei Centri di questo tipo a ognuno dei quali è assegnata una zona del fronte ben de-
finita, come si evince dalla figura 15.8. Nelle aree in cui le stazioni I.T. sono meno numerose, la
raccolta è affidata un solo Centro denominato C.R.S.I. (Centro Raccoglitore Stazioni Intercetta-
trici). Il collegamento di tutti i componenti delle reti d’intercettazione è assicurato, all’interno di
ciascuna Armata, da una rete telefonica del tutto indipendente dalle altre reti.
I Centri suddetti svolgono principalmente la funzione di “filtrare” le intercettazioni trascritte da-
gli interpreti dei posti d’ascolto, inoltrando immediatamente le notizie operativamente urgenti ai
Comandi in linea, e al Servizio Informazione d’Armata, il noto ITO (Informazione Truppe Operanti).
Le altre intercettazioni, opportunamente ordinate e commentate, raggiungono ugualmente i Ser-
vizi Informazioni d’Armata, riducendo così il lavoro di analisi da essi svolto.
La grande diffusione del Servizio, l’elevato numero di intercettazioni effettuate, la notevole
messe di informazioni ottenute con questo mezzo dagli Italiani, più dettagliatamente illustrate
nelle pagine successive, costituiscono una sorpresa per i Comandi austriaci quando questi, all’in-
domani di Caporetto, possono prendere visione di una parte dei risultati contenuti nei documenti
catturati. Nonostante le contromisure adottate dopo questa scoperta, le intercettazioni del Servizio
IT perdurano, senza interruzioni, anche nei mesi successivi al novembre del 1917.
La minore estensione del fronte registrata dopo il passaggio dall’Isonzo al Piave, unitamente alla
difficoltà di istallare le “terre” sull’altra sponda del fiume, determina una riduzione dei posti di
ascolto. La posizione delle Stazioni IT fisse, affidate per l’istallazione e la manutenzione delle
linee e degli apparati alle Sezioni Radiotelegrafiche, è inclusa nelle mappe delle stazioni RT ri-
prodotte nel capitolo precedente da cui si deduce che il numero dei posti d’ascolto fissi aumenta
da 21 a 28 nell’intervallo di tempo compreso tra gennaio e ottobre del 1918. Questa mappa non
comprende però le numerose postazioni d’ascolto mobili, dotati di cabine e impianti facilmente
smontabili, utilizzate soprattutto nelle zone presidiate dalleArmate schierate lungo il Piave, ove
le reti di intercettazione vengono spesso scoperte dal nemico o distrutte dalle piene, costringendo
a istallarle nuovamente in diverse posizioni. L’Ispettore Capo del STM, nella già citata relazio-
ne redatta subito dopo la fine della guerra, indica un numero totale di Stazioni IT, funzionanti
nell’ottobre del 1918, pari a 63. 37
Da altra fonte si apprende che nei giorni precedenti e durante l’attraversamento del Piave, pre-
ludio della vittoria finale, numerosi fili di intercettazione sono stati istallati oltre il fiume da
coraggiosi telegrafisti al fine di realizzare alcuni posti d’ascolto mobili.
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La quaLità deL servizio
Parallelamente all’incremento quantitativo, sin dall’inizio del 1917, il Servizio IT pone in atto
numerose iniziative finalizzate a migliorare i risultati ottenuti dagli ascolti in termini di “porta-
ta” delle intercettazioni e di precisione nell’interpretazione delle conversazioni, nonostante le
contromisure adottate dai Comandi austriaci che impartiscono ordini severissimi tesi a garantire
soprattutto l’isolamento dei collegamenti, sempre rigorosamente metallici.
36 I posti più avanzati erano dotati di rivelatori semplici e gli altri comprendevano sia rivelatori amplificati che semplici. Le
consistenze riportate nel testo sono ricavate da diverse fonti tra cui i citati articoli di A. Carletti e di G. Guasco.
37 Ispettore Capo STM, Relazione tecnica sul Servizio, op. cit., p.12.
38 G. Guasco. Le intercettazioni …, op. cit., p.249
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