Page 412 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)








































               15.10 Particolare della stazione modello con al centro l’amplificatore Gorizia e il quadro di permutazione in alto
               del 1915 e «i buoni risultati conseguiti ci incoraggiarono ad impiantare delle stazioni sulla fronte
               della 10  Armata della Carnia sul Pal piccolo, sul Pal grande e sul Freiscofel». 41
                       a
               Come nelle Armate italiane, le attività d’intercettazione austriache si sviluppano inizialmente in
               modo autonomo da parte di singoli reparti, per essere poi inquadrate in un Servizio denomina-
               to “Spetelf” (Telefonia Speciale). Alle stazioni di ascolto è attribuito il nome di Spetelfstation
               (Spezial Telefonische Stationen) o “Polyp”, con riferimento alla distribuzione a raggiera dei fili
               di intercettazione illustrata in figura 15.4. Le stazioni comprendono, oltre a sistemi di intercetta-
               zione simili a quelli già illustrati, anche bobine di fili elettrici, analogamente a quanto suggerito
               dall’Ispettore Capo del STM italiano al fine di meglio utilizzare le correnti indotte.
               Con lo stesso scopo, ai circuiti di intercettazione viene successivamente conferita, ove possibile,
               una forma di “anello”, partendo dalle stazioni d’ascolto e ritornando in prossimità di queste ulti-
               me dopo aver percorso almeno un centinaio di metri parallelamente alle linee italiane.
               Nel corso del 1916, Il numero dei “Polyp” aumenta considerevolmente passando da 8 a 21
               dall’inizio alla fine dell’anno,  ma le metodologie di contrasto adottate dagli Italiani potrebbero
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               aver conseguito il risultato di limitare gli effetti della loro attività. Da alcuni interrogatori di pri-
               gionieri emerge infatti che le intercettazioni austriache risulterebbero nel 1916 meno frequenti
               e più povere di notizie interessanti rispetto all’anno precedente, quando ancora la maggior parte
               dei circuiti telefonici italiani era del tipo misto. Per esempio, la Sezione Informazioni della 3 a
               Armata riferisce testualmente: «i prigionieri sono concordi nel dire che le stazioni (austriache)
               erano fino all’ottobre poche con risultati assai scarsi in confronto con quelli dell’anno passato».
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               41   M. Ronge, Spionaggio, op. cit., p.178.
               42   M.Ronge, Der Telephon ,,,op.cit., Annessi 3 e 7.
               43   Queste dichiarazioni sono rese da graduati telegrafisti della 55 Brigata austriaca catturati il 2 novembre 1916. (Comando
                                                             a
               della 3 Armata, Sezione Informazioni, Notizie sul servizio di Informazioni telefoniche per parte del nemico, Notiziario
                    a
               2017, 7 dicembre 1916). In realtà dalle mappe di Ronge si rileva che il numero di stazioni austriache nella zona della 3 a
               Armata è uguale a 3 alla fine dl 1915 come per tutto il 1916.
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