Page 413 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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CAPITOLO QUINDICESIMO
Nel 1917, il numero di stazioni aumenta ancora fino
a 32 e cresce contemporaneamente l’allarme diffuso
dai comandi italiani e indirizzato alle unità di prima
linea, perché adottino tutte le misure idonee a evita-
re le intercettazioni nemiche. Dopo lo spostamento
del fronte lungo il Grappa e il Piave, dai 6 posti di
intercettazione del 29 novembre 1917, gli Austriaci
giungono a un massimo di 23 stazioni nell’ottobre
dell’anno successivo. 44
Il vasto dispiegamento di risorse consente loro di
conseguire buoni risultati d’ascolto, aiutati anche
dalla loquacità di alcuni telefonisti italiani. Nell’a-
gosto del 1918, il Generale Caviglia, comandante
della 2 Armata afferma sconsolato: «I telefonisti
a
sono affetti dall’invincibile bisogno di chiacchierare
Essi comunicano al nemico tutto ciò che sanno e che
credono di sapere. Sono vani tutti i provvedimenti
che si prendono per impedire loro ciò. L’unico che
può avere valore è di sopprimere la maggior parte
dei telefoni e di inviare i telefonisti in linea.» 45
Alla qualità e quantità dei risultati ottenuti dagli
ascolti austriaci concorre ovviamente lo sviluppo
tecnologico. Sempre dalle dichiarazioni dei prigio-
nieri si apprende che, nell’estate del 1916, la do-
tazione dell’Esercito austriaco era costituita da un
apparato detto “Magnete Telephon”, simile al già
descritto “rivelatore semplice del tipo 2 Armata”
a
15.11 Apparato di intercettazione austrounga- italiana, che si collegava a baionette usate come
rico del tipo BW catturato dagli Italiani prese di terra e da un dispositivo telefonico portatile
denominato “Taschentelephon”, munito di un conduttore terminante con una sfera da lanciare
verso le trincee italiane in modo che, al termine corsa, funzionasse da “terra” .
46
Tra la fine del 1916 e l’inizio del 1917, anche gli Austriaci si dotano di apparati a valvola di diverse
tipologie. Il primo amplificatore è denominato “1 Lampenverstärker” (amplificatore a una sola
valvola) ed è forse più noto come BW (“Besonderer Weg“ o strumento speciale) progettato presso
la XArmata, analogamente a quanto avvenuto nella 2 Armata italiana, ma costruito della fabbrica
a
A.E.G. 47
Nella figura 15.11 sono riprodotte le foto della parte laterale e superiore di un apparato di questo
tipo, catturato al Montello dall’8 Armata nel luglio del 1918.
a
Agli amplificatori B.W. si aggiungono progressivamente apparati con maggior numero di valvo-
le tra cui il più diffuso al fronte è il KF-2 che consiste di due cassette ciascuna con due valvole
utilizzabili separatamente o in serie. 48
44 M.Ronge, Der Telephon .. op.cit. Annessi 14, 16, 24.
45 Comando 8 Armata, Stato Maggiore, Telefoni per le comunicazioni op. cit..
a
a
46 Comando 2 Armata, Ufficio Informazioni, Notizie avute dai prigionieri catturati a Monte Cukla, Bollettino N° 369,
Tricesimo, 15 maggio 1916, p. 4.
47 Le notizie sugli apparati di intercettazione sono ricavate da diverse fonti tra cui: C. Pettorelli Lalatta, op. cit., p. 271 - 272
che utilizza, in gran parte, le notizie contenute nel documento: Ufficio Informazioni 6 Armata, Riassunto di vari interroga-
a
tori fatti ai telegrafisti addetti alla stazione di intercettazione Spetelf N. X, catturati in Val Brenta il giorno 14 corrente, 21
settembre 1918. Informazioni più complete sugli apparati sono contenute in J. Prikowitsch. op. cit., Band 1, p. 276 - 286.
48 ibidem
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