Page 430 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
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LA GRANDE GUERRA SEGRETA SUL FRONTE ITALIANO (1915 – 1918)
No, non lo sapevo e il comandante del battaglione mi ha fatto osservazione perché non ho
sparato
Si, è arrivato proprio in tempo.
Hai osservato cosa facevano?
Portavano via gli italiani morti. Mi hanno riferito che hanno parlato anche coi nostri soldati. 17
Un altro dispaccio telefonico del 25 dicembre successivo contiene la richiesta di 20 pacchetti di
proiettili dum – dum, il cui impiego era vietato dalla convenzione dell’Aia.
18
Si comprende quindi perché i risultati delle intercettazioni sopra riportate facciano parte di un
dossier che documenta le “atrocità” commesse dagli Austriaci.
Durante il 1916, le intercettazioni telefoniche non trovano applicazione contemporanea su tut-
ta l’estensione del fronte. Per esempio, nella fase preparatoria della battaglia degli Altipiani,
o Strafexpedition sviluppatasi tra il maggio e il giugno del 1916 nella zona presidiata dalla 1
a
Armata, si sente la mancanza delle informazioni fornite dalle intercettazioni telefoniche, come
anche dalla decrittazione dei dispacci radiotelegrafici austroungarici. Non si esclude che questa
carenza possa aver contribuito a determinare la già illustrata divergenza di vedute tra il Servizio
Informazioni della 1 Armata e l’Ufficio Situazione riguardo alla preparazione di un’offensiva
a
austriaca di largo respiro sul fronte tridentino.
L’intensificazione deL servizio it
All’inizio del 1917, le intercettazioni telefoniche si ampliano, come si è visto, al fronte del
Trentino e si rafforzano in quello dell’Isonzo da cui provengono numerosi stralci di comunicazioni
telefoniche intercettate dalle stazioni di Tivoli (Gorizia), Sleme e da molte altre, riguardanti
importanti situazioni operative.
Una notizia di particolare rilievo giunge nei primi giorni di maggio a proposito di un treno carico
di truppe Landsturm, precipitato da un ponte a seguito di un’esplosione, provocando, a quanto
pare, più di 300 morti e numerosi feriti. Sulla località del grave incidente, dovuto probabilmente
a sabotaggio, non si ha completa certezza, ma «tenendo conto della ricchezza dei particolari
citati dalle conversazioni telefoniche e della località in cui furono intercettate, si ritiene che il
disastro possa essere successo in località prossima alla nostra fronte e che risponderebbe appunto
a Grahovo situato sulla linea ferroviaria Villaco - Tolmino». 19
Le comunicazioni telefoniche e quindi gli ascolti aumentano ovviamente nel corso dei combat-
timenti così che «le stazioni IT resero preziosissimi servizi durante le due offensive del maggio
e del settembre 1917 raccogliendo notizie che riguardavano specialmente movimenti di truppe,
arrivi di nuovi reparti ed unità, perdite del nemico, morale delle truppe». 20
La prima delle offensive sopracitate coincide con la decima battaglia dell’Isonzo iniziata appun-
to il 12 maggio e proprio a conclusione del cruento scontro, il comando del Genio della zona di
Gorizia riceve, per l’efficacia delle intercettazioni effettuate, le congratulazioni del Capo di Stato
Maggiore della 2 Armata Generale Badoglio. Questi accenna tra l’altro all’utile impiego degli
a
“amplificatori ad audion” ideati e costruiti, come si è visto, dai Telegrafisti del Genio.
Tra le carte rinvenute durante quest’offensiva sono comprese sia piccole liste di nomi convenzio-
17 ibidem.
a
a
18 Comando 3 Armata, 2 Sezione (Informazioni), Notiziario N. 2129 A, Intercettazioni telefoniche, 24 dicembre, ore18.20,
ibidem
19 Reparto Operazioni, Ufficio Situazione ed operazioni di guerra, Intercettazioni telefoniche, Promemoria n° 9126, 10
maggio 1917.
20 Comando Genio 8 Armata, Relazione sulle Intercettazioni Telefoniche, Prot. 6684T, 28 luglio 1918, p.13, AUSSME,
a
fondo E1, b.111. Questa relazione è la bozza di un articolo pubblicato, con molti rimaneggiamenti, nel Bollettino del Genio
del febbraio 1919 e intitolato: Servizio d’intercettazione delle trasmissioni telefoniche.
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