Page 431 - La Grande Guerra segreta sul fronte Italiano (1915-1918) - La Communication Intelligence per il Servizio Informazioni
P. 431

CAPITOLO SEDICESIMO




                  nali attribuiti ai diversi livelli di comando, sia elenchi più completi, con nuovi termini conven-
                  zionali rispetto a quelli già conosciuti dagli Italiani a dimostrazione della scarsa efficacia delle
                  semplici tabelle frequentemente utilizzate per nascondere il significato delle conversazioni.
                  L’abilità italiana anche nel valutare l’affidabilità delle notizie ottenute mediante le intercettazioni
                  viene riconosciuta dallo stesso Ronge sulla base della nutrita documentazione recuperata dopo
                  Caporetto. I Notiziari del Servizio IT e i Bollettini delle Sezioni/Uffici Informazioni d’Armata
                  recuperati e analizzati dal Servizio Informazioni austriaco contengono, oltre a numerosi dispacci
                  ascoltati, alcuni esempi dell’accurata distinzione operata dagli Italiani tra informazioni credibili,
                  incerte o palesemente false.
                                           21

                  esempi di intercettazioni: un grave pericoLo corso daL generaLe boroevic  22
                  Alcune conversazioni intercettate il 9 agosto del 1917 e nei giorni immediatamente successivi rive-
                  lano le circostanze precise in cui si sarebbe tenuta una cerimonia presenziata da Boreovic. Il primo
                  di questi dispacci ascoltato dalla stazione IT di Volzana alle ore 8.42 è il seguente: «Allo! Lunedì 12
                  agosto alle ore 8, sua Eccellenza il Generale Boreovic si troverà sulla Grande Piazza di Modrejece
                  (due kilometri a sud di Tolmino) per consegnare delle decorazioni a un certo numero di soldati».
                  Due giorni più tardi, la stessa stazione capta un’altra significativa conversazione in cui si parla di
                  aerei italiani venuti a «festeggiare l’arrivo del generale Boreovic». Evidentemente gli Austriaci,
                  insospettiti  dall’insolita  presenza  degli  aerei  italiani,  decidono  di  rinviare  la  cerimonia,  ma
                  quest’episodio dimostra ancora una volta l’importanza delle intercettazioni, soprattutto quando
                  il nemico affida ai fili del telefono notizie che dovrebbero restare riservate.
                  Nei giorni successivi in cui gli Italiani preparano gli ultimi dettagli dell’attacco che dà inizio
                  all’undicesima battaglia dell’Isonzo, continuano a giungere notizie aggiornate sulla contro pre-
                  parazione attuata nel fronte opposto. Un notiziario della 3 Armata aveva informato, sulla base
                                                                        a
                  degli ascolti compiuti tra il 21 e il 31 luglio, circa le preparazioni febbrili e meticolose del nemi-
                  co, il contenuto e la posizione di ogni caverna, la presenza e i settori occupati dalle truppe, oltre
                  alle gravi perdite subite in quei giorni, in diverse località.
                  Da tutte le comunicazioni intercettate si evince poi chiaramente l’ansia con la quale le truppe au-
                  striache attendono un nuovo attacco. Il bollettino del 2 agosto della 2 Armata recita testualmen-
                                                                                 a
                  te: «il nemico che ha rilevato il traffico intenso esistente lungo le nostre vie di comunicazione, si
                  mostra molto nervoso. Dall’insieme dei messaggi captati risulta che si attende una nostra azione
                  in un avvenire molto vicino».
                  Il giorno 17 agosto, la stazione IT di San Marco viene  a conoscere un intero ordine del Comando di
                  Corpo d’Armata austriaco comprendente, tra l’altro, l’allocazione delle diverse unità nei rifugi
                  loro assegnati. Per esempio: «la caverna – rifugio n° 21 è occupata dallo stato maggiore del 1 o
                  battaglione, la n° 27 dalla compagnia mitragliatrici, ecc.».
                  Infine, «il 18 agosto gli italiani sorprendono un’enorme quantità di conversazioni telefoniche che
                  forniscono informazioni sugli effetti dei loro tiri d’artiglieria». Secondo Ronge, essi divengono «par-
                  ticolarmente furiosi quando apprendono, attraverso dispacci austriaci ascoltati, che i loro telefonisti si
                  abbandonavano a delle chiacchiere sull’inizio dell’attacco. ecc.». Come sappiamo anche gli Italiani,
                  malgrado tutte le prescrizioni contrarie, non erano esenti dal grave difetto di parlare troppo al telefono.


                  La presa deLLa bainsizza
                  Sia nel periodo di preparazione, come durante la battaglia della Bainsizza, iniziata il 19 agosto
                  del 1917, «tutte le stazioni intercettatrici hanno funzionato regolarmente fornendo servizi di

                  21   M. Ronge,, Les Maitres, op. cit. p.212, 215.
                  22   La maggior parte delle notizie sulla progettata incursione aerea italiana derivano dalla citata opera di Ronge citata alla
                  precedente nota, p.215 -218.


                                                                                                     431
   426   427   428   429   430   431   432   433   434   435   436