Page 147 - La quinta sponda - Una storia dell'occupazione italiana della Croazia. 1941-1943
P. 147
Popolazione e nazionalità
143
fossero presentati fossero respinti ed invitati a tornare ai luoghi di provenienza. A
Mostar l’internamento è scelto di propria volontà da diversi ebrei che si presentano
all’autorità militare italiana del tutto spontaneamente.
144
A giugno gran parte degli ebrei sarà infine trasferita e internata nei campi di
prigionia di Arbe e Porto Re, dove nonostante le restrizioni, riusciranno ad aver
salva la vita, a differenza di buona parte degli sventurati internati sloveni e croati
che moriranno ogni giorno per malnutrizione. Fra costoro vi sono tutti gli ebrei
scampati dagli eccidi ustaša che erano riusciti a raggiungere la costa dalmata (circa
tremila). L’internamento sarà un provvedimento disposto per ragioni di carat-
145
tere politico – fronteggiare le richieste tedesche e croate riaffermando l’influenza
italiana nello Stato Indipendente Croato – ma effettuato nell’interesse degli stessi
146
ebrei. Agli ebrei internati nel campo di Porto Re – tra cui avvocati, impiegati,
medici, dentisti, artisti e artigiani – sistemati in baracche, sarà concessa un’ampia
attrezzatura per i servizi interni. Senza ottenere particolare successo, i comandi
147
italiani interverranno anche presso il commissario generale amministrativo croa-
to David Sinčić, per ottenere da Zagabria il pagamento delle pensioni corrisposte
dallo Stato jugoslavo prima e da quello croato poi, da enti autonomi parastatali,
istituzioni o ditte private, agli ebrei internati aventi diritto. Il Ministero delle Finan-
ze croato opporrà tuttavia il proprio diniego, adducendo che gli ebrei internati e le
loro famiglie ricevevano già il loro sostentamento nei rispettivi campi di interna-
mento. 148
143 Ibidem, Comando Superiore FF.AA Slovenia-Dalmazia (2ª Armata), Ufficio Affari Civili, a
Comando V,VI e XVIII Corpo d’Armata, a Comando CC.RR. di Supersloda e p.c. a Inten-
denza di Supersloda e R. Missione Militare Italiana in Croazia, prot. n. 5289/AC, oggetto:
Internamento nuovi ebrei, f.to d’ordine il Generale di Brigata a.p.s. Capo di Stato Maggiore
C. Primieri, P.M.10, 27 aprile 1943-XXI.
144 Ibidem, a Commissariato Generale Amministrativo dello Stato Indipendente di Croazia pres-
so Comando 2ª Armata, 8238/A.C., foglio n. 5138 del 17 giugno corrente, Medici internati
dott. Jungwirth e Stern di Mostar, chiedesi rimessa in libertà, f.to d’ordine il Generale di Bri-
gata Capo Ufficio Affari Civili Michele Rolla, P.M.10, 27 giugno 1943-XXI.
145 Ibidem, b. 69, Comando 2ª Armata, Ufficio Affari Civili, oggetto: Situazione ebrei, P.M.10,
16 agosto 1943.
146 Ibidem, Comando 2ª Armata, Ufficio Affari Civili, all’Intendenza della 2ª Armata prot. n
9422/AC, oggetto: Sistemazione e trattamento ebrei ad Arbe, f.to d’ordine il Generale di
Brigata Capo di Stato Maggiore C. Primieri, P.M.10, 14 luglio 1943-XXI.
147 Ibidem, 2ª Armata, Ufficio Affari Civili, oggetto: Sistemazione e trattamento ebrei nel cam-
po di Arbe, P.M.10, 10 luglio 1943-XXI.
148 Ibidem, Comando Superiore FF.AA. Slovenia-Dalmazia (2ª Armata), Ufficio Affari Civili,
Ebrei della zona litoranea croata della Dalmazia annessa, Ufficio Affari Civili, a Commis-
sariato Generale Amministrativo dello Stato Indipendente di Croazia presso Supersloda,
1962/AC, Riscossione pensione ebrei internati, d’ordine il Colonnello Capo Ufficio Affari
Civili M. Rolla, P.M.10, 18 febbraio 1943-XXI; id., Comando V Corpo d’Armata, Ufficio
147

