Page 201 - Le bande musicali - dall'Unità d'Italia ai primi del Novecento
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Appendicei                                                               201

              composizione - o almeno la prima che a noi risulta - fra gli anni 1841-1863 (su
              carta 1 retro si legge “febbraio 1863”). Si tratta di una Marcia per banda militare.
              Tra il 1891 ed il 1910 scrive almeno altre due composizioni: un’altra Marcia per
              banda militare e un terzetto per flicorno, trombino e bombarda. Tutte e tre sono
              restate manoscritte e su tutte si legge  che l’autore è “Musicante di 1° Classe nel
              Concerto Cacciatori Pontifici”.
                 Pasquale Simeone nasce nel 1846. Presto resta orfano del padre, originario
              di Venafro. Nel 1853 il sindaco di Pozzilli chiede con insistenza che Pasquale ed
              il fratello Nicola siano rinchiusi con urgenza nell’Orfanotrofio di S. Lorenzo di
              Aversa perché sono abbandonati a se stessi. Accolti nel 1854, in occasione dell’o-
              nomastico del re, Pasquale studia il corno da caccia. Nei primi giorni dell’ottobre
              1860 viene forzatamente prelevato dalle forze garibaldine e destinato a far parte
              della musica del 3° Reggimento della Divisione Cosenz. Condotto a Capua, dopo
              varie vicissitudini, approda ad Asti come bandista nel Corpo dei Volontari Italiani.
              Congedatosi, raggiunge il fratello, che nel frattempo era fuggito dall’Orfanotrofio,
              a Lusciano d’Aversa. Entrambi chiedono, invano, la riammissione nel S. Lorenzo
              per completare gli studi musicali. Quindi si rivolgono a diverse autorità fra cui al
              nuovo Ministro dell’Interno a Torino. Il sindaco di Lusciano sostiene, invano, la
              loro causa. Su diversi documenti di richiesta si sottolinea che i fratelli Simeone
              sono dotati di uno spiccato talento musicale, in particolare Pasquale. Di lui ci resta
              solo una trascrizione la Florinda, una mazurca ridotta per pianoforte sul cui fron-
              tespizio si legge “Cavalleggero di Caserta”. 440

                 Domenico Simonetti nel 1862 è capomusica dei Reali Carabinieri ed è iscritto
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              alla Società del Quartetto di Napoli.  Ha scritto la tirolese per tromba a chiavi,
              della quale ci resta una riduzione di Raffaele Valentini restata manoscritta.
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                 Francesco  Strivella  (o  Strivelli)  nasce a  Napoli nel 1846.   Dopo  gli  studi
              nell’Orfanotrofio di S. Lorenzo di Aversa, probabilmente è arruolato nella Banda del
              37° Reggimento Fanteria, al cui direttore, Ercole Carrara, dedica la marcia Un pen-
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              siero.  Nel 1883 risiede a Roma. Sempre nel 1883 partecipa al concorso come diret-
              tore indetto dal Comune di Carrara per entrare nella Banda civica, ma non vince. Di-
              ventato direttore della Banda municipale di Gradoli, dedica Un pensiero a Stanislao
              Mocenni, colonnello di Stato Maggiore e deputato al parlamento. Sul frontespizio di
              una sua Polka si legge “In occasione della Fiera di beneficenza iniziata dalla Società


              440  Ivi, pp. 216-217, 239.
              441  Nuovi ascritti alla Società del Quartetto fondata in Napoli, «Gazzetta Musicale di Napoli»,
                  a. X, n. 4, 2 febbraio 1862, p. 44.
              442  Domanda di partecipazione al concorso, Archivio di Stato di Massa, Comune di Carrara,
                  b. 282 (1883), f. Scuola di musica.
              443   Marino aneSa, Dizionario, cit., vol. 1, p. 897.
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