Page 197 - Le bande musicali - dall'Unità d'Italia ai primi del Novecento
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Appendicei                                                               197

              violino e del mandolino. Robaudi ha scritto testi e musica del Canto dei bersaglieri
              piemontesi, dedicato alla regina Vittoria d’Inghilterra, e Il bersagliere in Crimea.
              Quest’ultimo e Rimembranze di Crimea, per coro e pianoforte, saranno stati ispi-
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              rati dalla sua esperienza personale (durante la guerra di Crimea rimase ferito).  il
              bersagliere in Crimea è un’operetta per voci maschili. Robaudi è autore anche di
              Maria Tudor rappresentata per la prima volta il 18 marzo 1865 nell’Istituto Mu-
                                                                         413
              sicale Brera di Novara, presso il quale aveva studiato la musica.  È ricordato
              soprattutto per Alla Stella confidente dedicata a Carolina Pepoli Tattini e trascrit-
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              ta da diversi compositori.  Certamente ha scritto ventotto pezzi (lena, è la sua
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              «opera n. 28») ma verosimilmente molti di più.  Molti sono ballabili, fra questi:
              Il Talismano  mazurca per mandolino o violino con accompagnamento di chitarra,
              Firenze, A. Salani, 1894; L’amicizia valzer; La Stella del mattino mazurca; la Stel-
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              la del Piemonte valzer.   Carlo Spattini gli ha dedicato un Bolero.  A Vincenzo
              Robaudi è intitolata la Filarmonica di S. Benigno Canavese.
                 Giuseppe Romano studia la tromba nell’Orfanotrofio di S. Lorenzo sotto la
              guida di Salvatore Principe. Nel gennaio 1860 è spedito nel 16° Battaglione Cac-
              ciatori come musicante, insieme con altri nove compagni del Collegio. Dopo molti
              anni lo ritroviamo ad Aversa, dove si dedica all’insegnamento e fa parte della Ban-
              da civica della città. Nel 1899 è direttore della Banda del 5° Reggimento Fanteria.
              Dal 1900 al 1912, forse anche oltre, è direttore della Banda del  53° Reggimento
              Fanteria. Nel 1912 risulta ancora docente: un suo allievo, Ernesto Falla, diventa
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              compositore.  È omonimo di un altro compositore vissuto negli stessi anni, per
              cui è difficile attribuire la paternità delle composizioni ad uno dei due musicisti.
              Dedica la sua Stella Polare “Al gentiliss. Professore Tancredi”  419  e una Messa
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              Funebre per la morte di Umberto I, alla regina Margherita di Savoia.  Altre sue


              412  Canto dei bersaglieri piemontesi, Torino, Francesco Blanchi, 1857; il bersagliere in Cri-
                  mea, Asti, Tip. Paglieri e Raspi, 18...; Rimembranze di Crimea, Milano, Ricordi G e C.,
                  1855.
              413  Ulrico rolandi, Vincenzo robaudi l’autore della ´Stella confidenteª in ´Rivista Nazionale
                  di Musicaª, Roma 10 dicembre 1926, carlo SchMidl, Dizionario Universale dei musicisti,
                  vol. 2, 1938 (445), Ivi, p. 183.
              414  vincenZo roBaUdi, Alla stella confidente, Milano, F. Lucca, s.d. Carolina Pepoli Tattini era
                  una dilettante di musica.
              415  vincenZo roBaUdi, lena, Milano, F. Lucca, 18.... , op. 28.
              416  carlo SchMidl, Dizionario Universale, cit., p. 183.
              417  carlo SPattini, Bolero per pianoforte e harmonium, Milano, f. lUcca, 1866.
              418  Ernesto Falla, allievo di Giuseppe Romano, dirige diverse bande e vince un concorso di
                  composizione, Marino aneSa, Dizionario, cit., vol. 1, p. 375.
              419  giUSePPe roMano, Stella Polare, gavotta per pianoforte, Milano, Fratelli Ranzini, 1899.
              420  Ritengo che queste queste composizioni siano sue perché quelle del suo omonimo in gene-
                  re sono numerate e non coincidono con gli anni del Nostro.
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