Page 43 - Lealtà e Compromissione - La Discriminazione nei Fondi Archivistici della Marina Militare - Storia, Archivi e Biografie
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I PROCEDIMENTI DI «DISCRIMINAZIONE» DELLA MARINA MILITARE
gli spostamenti delle unità militari, nonché delle navi lato, al processo di discriminazione in seno alla Marina
durante gli ultimi anni di guerra; Militare nel secondo dopoguerra, dall’altro all’esperien-
- attività dopo l’8 settembre 1943: il campo, in formato te- za della prigionia dei militari nei territori dell’Estremo
stuale, raccoglie, in forma breve, tutte le informazioni Oriente. Dalla mancanza di documentazione precipua e
riguardanti l’operato dell’ufficiale discriminato, tutti i dalle testimonianze orali è possibile supporre che il fon-
luoghi dove è stato prigioniero e le sue diverse attività do archivistico prodotto dalla Commissione d’Inchiesta
effettuate; CEMM di Napoli, relativo alla discriminazione dei pri-
- giudizio: si riporta il giudizio definitivo espresso gionieri in E.O., sia sempre stato conservato presso gli ar-
dall’ultima commissione esaminatrice; chivi dell’ex Maridipart Napoli, ai quali cui faceva capo la
- collaboratore con le forze nemiche e aderente alla RSI: campo Commissione. Come nel caso precedente, anche in questo
opzionale volto a offrire, ove è stato possibile censirlo, caso, si tratta di documentazione, che dal 1946 al 2017
un quadro completo e dettagliato delle vicende biogra- è stata custodita presso gli archivi del Comando in Capo
fiche di ogni singolo ufficiale sottoposto a giudizio del Dipartimento Marittimo del Basso Tirreno (Maridi-
discriminatorio; part) di Napoli che ha effettuato il versamento, in quello
- trasferimento pratica: in questo spazio sono annota- stesso anno, all’Ufficio Storico della Marina Militare. Non
te quelle UA che furono trasferite altrove lasciando ci sono informazioni certe sulle vicende che interessarono
nell’archivio di Maridipart solo alcuni documenti fon- questo fondo archivistico. Allo stato attuale è impossibile
damentali per la memoria completa del fondo. conoscere le pratiche e modalità di conservazione come
La compilazione della banca dati ha permesso la creazio- pure avere informazioni sulla gestione dell’archivio che
ne automatica di indici analitici di nomi di ufficiali che risulta giunto all’USMM privo di strumenti di corredo.
offrono informazioni circa la segnatura archivistica, essi, La consistenza generale è pari a 27 faldoni di cartone blu,
sono stati redatti, per agevolare il reperimento delle pra- al cui interno si trovano 31 cartelline di cartoncino color
tiche di discriminazione e sono arricchiti dalle seguenti verde chiaro che riportano la stessa segnatura originaria
informazioni: nome cognome, grado, specialità, faldone delle buste. L’archivio ha una struttura molto semplice e
(busta) e fascicolo in cui è collocata la pratica. lineare e non presenta sub divisioni. È composto da 526
unità archivistiche, coincidenti con le pratiche nomina-
4.3 LE CARTE DELLA COMMISSIONE tive di discriminazione. Gli estremi cronologici assoluti
D’INCHIESTA CORPO EQUIPAGGI MILITARI vanno dal 1943 al 1993. Nel complesso lo stato di conser-
MARITTIMI (CEMM) RELATIVE vazione dell’archivio, composto totalmente da documen-
AI PRIGIONIERI MILITARI IN ESTREMO tazione cartacea, è buono. Le UA, ossia le singole pratiche,
ORIENTE RIMPATRIATI A NAPOLI si presentavano mancanti di camicie unite con chiodini o
graffette arrugginiti, presenti, talvolta, in gran numero e
Il secondo caso archivistico che si intende illustrare, ar- non solo ai margini delle carte, tali da ridurne la leggi-
gomentando su metodologie e tecniche di intervento, ri- bilità. All’atto del versamento le pratiche presentavano
guarda l’archivio prodotto dalla Commissione d’Inchiesta come criterio di ordinamento l’organizzazione dei faldoni
Corpo Equipaggi Militari Marittimi (CEMM) di Napoli, in ordine progressivo per dipartimenti di ascrizione dei
dipendente dalla Commissione d’Inchiesta. militari discriminati. La segnatura originaria delle unità
Anche in questo caso si tratta di una commissione che esa- di conservazione è infatti composta dalla sigla “E.O.” se-
minava il comportamento del personale (CEMM) rimpa- guita dall’indicazione della città sede del Dipartimento
triato nella città partenopea, tra gli anni 1946 e 1948 , marittimo e di un numero progressivo. Le UA, ad ecce-
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dopo aver subito la prigionia in Estremo Oriente , sotto zione di quelle create ex post e di quelle in cui la pratica
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le autorità giapponesi e, eventualmente, dopo la fine della è assente, sono composte da un nucleo documentario base
guerra nelle mani degli Alleati. Un archivio, che a dif- - con molti modelli prestampati - costituito dalla raccol-
ferenza del precedente, verrà prodotto prevalentemente a ta dei documenti funzionali al processo discriminatorio,
partire dalla prima metà del 1947, quando il personale ossia, quella che va dalle prime informazioni fornite dal
venne rimpatriato . militare fino al giudizio definitivo della Commissione.
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La singolarità dell’archivio in questione è particolarmen- Sebbene la documentazione del personale congedato in
te evidente quando si riflette su tematiche legate, da un E.O. sia più eterogenea rispetto a quella precedentemen-
200 Con due sole eccezioni nel 1945 e nel 1949. permanenza avevano costruito una famiglia all’estero e avevano
201 D’ora in poi E.O. trovato un impiego stabile, altri in attesa del visto per emigrare
202 Alla luce di quanto affermato, va precisato che alcuni scelsero altrove.
di non rimpatriare, subendo il processo di discriminazione a 203 Unità archivistiche collocate alla fine del fondo in cui sono
distanza. Alcuni dei militari CEMM, non pochi, infatti, scelsero stati collocati documenti non riconducibili a nessuna delle unità
di richiedere il congedo in E.O., una parte perché dopo anni di archivistiche esistenti.
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