Page 55 - Missione in Siberia - I soldati italiani in Russia 1915-1920
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La guerra civiLe e La pace di Brest-Litovsk 53
In questa ottica tutta la storia russa dell’ultimo decennio veniva vista come
una cospirazione ordita a Berlino per abbattere l’incomodo vicino: la guer-
ra contro il Giappone, la rivoluzione del 1905, la concessione della Duma, il
nefando Rasputin, la Rivoluzione, ed infine la secessione dell’Ucraina e della
Finlandia, destinate a divenire riserve per l’economia bellica tedesca .
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Una Germania in grado di disporre delle risorse e della propaganda russo-
bolscevica contro l’Intesa: tale prospettiva era nel 1917 il vero incubo degli
Stati Maggiori dell’Intesa, e sopravviverà persino alla fine della guerra .
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Ad un osservatore che guardi i fatti da oggi una tale preoccupazione appare
decisamente eccessiva, dato lo stato di estrema prostrazione che l’economia e
la società austro-tedesche avevano toccato già alla fine del 1917. A fare la dif-
ferenza era soprattutto l’enorme disponibilità di risorse finanziarie, armamenti,
generi alimentari e soldati che gli Stati Uniti d’America stavano riversando sul
continente europeo, ad un ritmo che, per le esauste economie di guerra europee,
era inarrivabile. Allora, tuttavia, la percezione che il conflitto potesse prolun-
garsi a tempo indefinito, stanti le nuove posizioni acquisite dalla Germania, era
assai diffusa, e se pure non tutti credevano ad una vera e propria alleanza fra i
sovietici e gli Imperi Centrali, non si escludeva che, dalla Russia sovietizzata,
la rivoluzione, con l’aiuto tedesco, potesse estendersi nei possedimenti europei
in Asia, portandovi la ribellione ed estendendovi la guerra.
I servizi segreti dell’Intesa furono d’un colpo costretti a prendere in seria
considerazione scenari fino ad allora solo ipotizzati, popolati di cospiratori bol-
scevichi che raggiungevano l’India attraverso l’Asia centrale per accendervi
una rivolta anti-inglese, o sbarcavano da sommergibili tedeschi sulle spiagge
dell’Indocina per organizzarvi i rivoltosi locali, come già agenti tedeschi ave-
vano tentato in Irlanda ed erano riusciti a fare in Libia ed in minor misura in
Marocco, negli anni precedenti. Scarsi di numero, isolati, circondati da una po-
polazione ostile, gli europei sentirono probabilmente per la prima volta il peri-
colo che l’Asia potesse sfuggirgli di mano.
Ben più di una Russia germanizzata, queste preoccupazioni erano fondate e
87 “Dopo lo scoppio della Rivoluzione la Russia è stata invasa da un esercito di abili agenti tede
schi, il cui compito principale è stato di riannodare le antiche relazioni e di organizzare le forze
germanofile […]. La propaganda tedesca può dunque esplicarsi sopra un terreno più favorevole
appunto in virtù di quei legami intellettuali che sono sempre esistiti fra mondo moscovita e quel
lo teutonico”. Ivi, p. 161, 287. 306.
88 “La germanizzazione della Russia sarà fra non molto un fatto compiuto […]. Il piano dello Stato
Maggiore tedesco consiste nell’aiuto effettivo prestato dai tedeschi ai bolscevichi e ai rivoluzio
nari che lavorano per conto degli stessi tedeschi nelle retrovie dell’Armata Volontaria”. Riserva-
tissimo dello SMRE dal Reparto Informazioni dello SMRM. AUSSME, E11, B. 121, f. 14.

