Page 248 - Missioni militari italiane all'estero in tempo di pace (1861-1939)
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LA  PARTECIPAZIONE  ITALIANA  ALLA  SPEDIZIONE  INTERNAZIONALE  CONTRO  I  BOXER...   239


             (21)  Intervento dell'onorevole Barzilai,  12 dicembre  1899, in:  Ibidem,  p.  738.
             (22)  Nel  settembre  1898  l'imperatore  Kuang-Su,  debole  e  incapace  di  contrastare  la
         colonizzazione strisciante in atto nel suo paese, era stato deposto dall'imperatrice madre Tseu-
         Hi,  sostenuta  dal  partito  xenofobo  del  principe  Tuan.  Da  quel  momento  le  condizioni  degli
         stranieri  residenti  in  Cina si  erano aggravate  e  le  richieste  europee,  compresa quella  italiana,
         vennero accolte con sempre maggiore freddezza.
             (23)  Intervento dell'onorevole Barzilai, 12 dicembre 1899, in: Atti del Parlamento italiano
         - Camera  dei  deputati,  Discussioni,  Sessione  1899-900,  VoI.  I  - Tipografia  della  Camera dei
         deputati, Roma,  1900, p.  740.
              (24)  "Non mi rivolgevo al  ministro passato" avrebbe esclamato Barzilai durante la replica
         di Visconti-Venosta "ma al  Ministero passato, del quale il  presidente è sempre a quel  posto!",
         Ibidem,  p.  748.
              (25)  "Perché la Camera ricorderà che il marchese Di Rudinì disse: lo voto in favore perché
         le  parole del  marchese  Visconti Venosta significano  tagliar corto con una iniziativa  di  questo
         genere;  e  l'onorevole  Fortis  disse:  lo  voto  in  favore,  perché  son  sicuro  che  le  parole  del
         marchese Visconti-Venosta  non  significano  niente affatto  che  la  politica italiana muti  la  rotta
         che ha preso nel suo primo periodo", Ibidem,  p.  740-741.
              (26)  Ibidem,  p.  741.
              (27)  Ibidem,  p.  744. Si  noti che i socialisti,  pur apprezzando gli  attacchi fatti  da Barzilai
         al  governo, sottolinearono il  loro  dissenso  dall'ispirazione eccessivamente patriottica di  alcune
         affermazioni del leader repubblicano, "Parliamoci chiaro!", "l'Avanti", 15  dicembre 1899, p.  1.
         Barzilai  rispose  con  una  garbata  lettera a  Bissolati,  che  a  sua  volta  replicò:  il  risultato  fu  un
         interessante dibattito sulle diverse anime delle sinistre e sulla loro idea di Patria che tuttavia esulò
         dal contesto estremo-orientale, "Per gli  interessi  morali  del  Paese", di  S.  Barzilai e L.  Bissolati,
         "l'Avanti!",  16 dicembre  1899.
              (28)  Replica  dell'onorevole Visconti Venosta,  Ministro  degli  Affari  Esteri,  12 dicembre
         1899, in: Ibidem,  p.  749.
              (29)  Intervento dell'onorevole Mazza,  12 dicembre  1899, in:  Ibidem,  p.  751.
              (30)  Intervento dell'onorevole Branca,  12 dicembre  1899, in:  Ibidem,  p.  753.
              (31)  Intervento dell'onorevole De Martino, 13  dicembre  1899, in:  Ibidem,  p.  790.
              (32)  Ibidem,  p.  791. Era inoltre emerso che la  vicenda era stata generata da un equivoco,
         quasi risibile, collegato all'invio da Roma dell'ordine di presentare l'ultimatum con un telegramma
         per "via  ordinaria", seguito - dopo il  repentino  cambiamento di  linea della  Consulta - da  un
         contrordine inviato con  un  telegramma "urgentissimo":  si  era giunti  in  tal  modo al  paradosso
         che  il  povero  Ministro  d'Italia  a  Pechino  si  era  visto  recapitare  prima  il  contrordine  e  poi
         l'ultimatum; scartato il  primo, che venne frainteso e ricondotto ad altre vicende, il diplomatico
         aveva eseguito gli  ordini contcnuti nel secondo e aveva quindi  presentato il fatidico  ultimatum:
         "Ebbi mattina lO corrente telegramma di V .E.", si  legge nella risposta, quasi irreale, del povero
         De  Martino  a  Canevaro  poco dopo  avere  letto  l'ordine  di  rientrare  in  Italia  "di  sospendere
         consegna ultimatum ed ero convinto che si  riferisse al  telegramma di V.E. del giorno precedente
         circa  intenzione  di  occupare  San-Mun;  ma  ebbi  sera  dello  stesso  giorno,  telegramma  di  V.E
         ordinandomi  presentarc  ultimatum  ( ... ).  Mai  ebbi  minimo sospetto  che  telegramma  giunto
         prima, fosse posteriore". "II Ministro a Pechino, De Martino, al Ministro degli Esteri, Canevaro",
         T. 401, Pechino,  14 marzo 1899, in:  Ministero degli Affari  Esteri  - Commissione per la pubbli-
         cazione dei documenti diplomatici, I documenti diplomatici italiani, cit., p.  118.
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