Page 32 - Repertorio degli Ufficiali dei Carabinieri Reali 1814-1871
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Gli ufficiali dei carabinieri reali (1814-1871) XXXI
la massima integrità, attività, segretezza e prudenza esercitino il loro impiego,
quand’anche perché il loro tenore di vita sia conforme a quello ch’essi debbono
promovere e conservare negli altri, onde il loro esempio stesso serva d’incitamento
al buon costume, né da essi si commetta ciò che non debbono tollerare dagli altri”.
A tale scopo era consentito al Presidente-Ispettore Generale, come misura discipli-
nare, “non solamente a poterli correggere e punire con quei castighi che crederete
convenienti ed adattati, ma anche con la pronta ed istantanea destituzione nel qual
caso basterà che ne facciate poi la relazione alla Segreteria di Stato per gli affari
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della guerra” .
Una testimonianza del particolare riguardo alla tenuta dell’ordine e della si-
curezza pubblica, non solo del sovrano ma anche dei suoi più stretti consiglieri, è
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contenuta in detto R.V. indirizzato al Presidente capo del Buon Governo , Giusep-
pe Thaon di S. Andrea di Revel (mentre il conte Carlo Lodi di Capriglio assunse la
carica, istituita di lì a poco, di Vicepresidente), con il quale si prescriveva “un’atti-
vissima vigilanza in genere” unita a un “continuo studio dell’opinione pubblica”,
tanto che lo stesso Thaon di Revel, in qualità di Presidente capo del Buon Governo,
avrebbe dovuto conferire “direttamente ed unicamente” col Sovrano. Detta prero-
gativa, giova ricordare, rimase una costante nell’operato dei vertici dell’Istituzio-
ne. In ogni caso, i rapidi interventi che si succedettero nel periodo compreso tra la
fondazione e i moti liberali videro cinque comandanti del Corpo iscritti nel ruolo
matricolare, con la evidente eccezione del generale Thaon di Revel che fu Presi-
dente capo del Buon Governo oltre che essere considerato il vero fondatore dei
Carabinieri e, insieme a lui, di Giorgio Des Geneys che, in qualità di Luogotenente
generale, avrebbe mantenuto l’incarico di Ispettore Generale del Buongoverno dal-
la fine di dicembre 1814 sino alla soppressione dell’organismo, con la conseguente
delega ai Carabinieri all’inizio del 1815.
In realtà le funzioni del Buongoverno inizialmente esulavano dal Corpo e per-
tanto, coerentemente, i due ufficiali non facevano parte del ruolo, tanto che il primo
comandante risulta Provana di Bussolino il quale però rimase nell’incarico circa
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due mesi, dalla costituzione del Corpo sino all’ottobre 1814 . Il secondo presente
nel ruolo, Lodi di Capriglio, entrò in servizio nei Carabinieri Reali il 24 dicembre
1814 con il grado di luogotenente colonnello per ottenere la promozione al gra-
do di colonnello il 1° novembre 1815 ed essere nominato maggiore generale di
cavalleria il 22 ottobre 1816 in attività servizio, con il trasferimento, in qualità di
47 Le frasi tra virgolette sono tratte dal rescritto riportato in maniera più ampia in r. deni-
cotti, Delle vicende cit., pp. [32]- [33].
48 Le Regie Patenti del 13 luglio 1814 prescrivevano una pianta organica di 1 Presidente
Capo, 1 Ispettore Generale, 4 Ispettori, 2 Sotto-Ispettori, 1 Segretario Capo, 2 Segretari, 1
Sotto-Segretario tutti “residenti nella città di Torino”, destinando “nelle Provincie dé Regi
Stati 5 Ispettori, e 24 Sotto-Ispettori”.
49 Per tutti gli ufficiali citati si rinvia direttamente al ruolo matricolare degli Ufficiali del
Corpo dei Carabinieri Reali, ad vocem.