Page 33 - Repertorio degli Ufficiali dei Carabinieri Reali 1814-1871
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Primo Segretario di Polizia, presso il neonato Ministero di Polizia . Tale incari-
co era strettamente collegato agli interventi normativi che avevano riorganizzato i
Carabinieri, soppresso la Direzione Generale di Buongoverno affidata a questi e,
contestualmente, determinato di costituire un Ministero di Polizia. Lodi comunque
cedette l’incarico al colonnello d’Oncieu de la Bâtie che lo tenne dal 1° novembre
1816 al 19 marzo 1819. Proveniente da un’esperienza militare di governo del terri-
torio nell’ambito della divisione della Savoia, d’Oncieu probabilmente non rimase
nell’incarico tanto, ma abbastanza da essere ricordato per aver istituito la circolare
periodica del Corpo quale documento di comunicazione interna dal vertice alle
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articolazioni . L’ufficiale fu sostituito da Alessandro di Saluzzo che, dopo più di
un anno, divenne maggior generale presso il Ministero di Guerra e Marina ceden-
do l’incarico il 27 novembre 1820. Resta da capire a chi dei due potrebbe essere
attribuita la realizzazione del Regolamento di amministrazione e di contabilità per
il Corpo dei Carabinieri Reali approvato il 27 novembre 1819 che, frutto di una
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evidente esperienza sulle attività precedenti, ebbe una vita piuttosto lunga . Al di
Saluzzo il 2 dicembre subentrò, brevemente con il grado di luogotenente colonnel-
lo e poi di colonnello, Giovanni Maria Cavassanti. Questi fu il primo comandante
a ricoprire tale carica avendo svolto gran parte del proprio servizio all’interno del
Corpo e, proprio per tale esperienza, dimostrò di saperne interpretare correttamente
e puntualmente i compiti e le funzioni, tanto da rimanerne all’apice prima come co-
mandante, poi come ispettore in secondo e infine quale maggiore generale e Ispet-
tore generale del Corpo dal novembre del 1820 sino al novembre 1831. Questi ebbe
la capacità di gestire l’Istituzione in undici anni difficili nei rapporti con le autorità
politiche sia a livello centrale, sia periferico, anche in alcune circostanze particolar-
mente delicate e importanti, come il controllo sul piccolo Corpo della Gendarmeria
Reale genovese, i moti del 1821, nonché in tutte le altre vicende del periodo che lo
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portarono poi ad altro incarico con la salita al trono di Carlo Alberto .
50 r. denicotti, Delle vicende cit., p. [45].
51 p. di paolo (a cura di), Abbecedario del carabiniere cit., ad vocem.
52 Il ben informato Denicotti ricordava che il regolamento d’amministrazione suo contem-
poraneo, emanato nel 1911, continuava a contenere alcune norme che rappresentavano il
retaggio di quello più antico. r. denicotti, Delle vicende cit., p. [45].
53 colonnello gioVanni Maria caVaSSanti, Notizie istoriche riflettenti il Corpo dei Reali
Carabinieri specialmente negli ultimi svolgimenti politici, 1821, riportate in eUgenio de
roSSi, Il Corpo dei Reali Carabinieri nei rivolgimenti politici del 1821, in “Il Risorgimento
italiano, Rivista storica”, anno V, n. 1 – febbraio 1912, pp. 1 – 48, ripubblicata poi con una
nota introduttiva in raffaella del pUglia, Notizie Istoriche riflettenti il Corpo dei Reali
Carabinieri – 1820-1821, Roma, Edizioni Settimo Sigillo, 2006. Parti significative della
memoria anche in f. carBone, Lineamenti dell’organizzazione di polizia nel Regno di Sar-
degna: il Corpo dé Carabinieri Reali (1814-1853), in liVio antonielli (a cura di), Polizia,
ordine pubblico e crimine tra città e campagna: un confronto comparativo, atti del semi-
nario di studi tenutosi a Messina il 29 e il 30 novembre 2004, Soveria Mannelli, Rubetti-
no, 2010, pp. 97-155.