Page 38 - Repertorio degli Ufficiali dei Carabinieri Reali 1814-1871
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Gli ufficiali dei carabinieri reali (1814-1871)                          XXXVII


              -  Benedetto Allemandi, nato nel 1784, era della zona di Saluzzo. Entrato nell’e-
                 sercito francese sin dal 1800. Dall’anno XIII (1804) transitato nella gendarme-
                 ria francese raggiungendo il grado di maresciallo d’alloggio e, con tale grado, il
                 1° luglio 1814 entrò nei Carabinieri per essere promosso sottotenente alla fine
                 del 1817. Il testo riporta anche che aveva fatto cinque campagne e riportato una
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                 ferita . Le vicende di Allemandi, fuoriuscito mazziniano, lo portarono a parte-
                 cipare al tentativo di moto insurrezionale della Savoia nel 1834 dove perse la
                 vita il carabiniere Giovanni Battista Scapaccino, prima medaglia d’oro al valore
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                 militare di tutta l’Armata sarda .
                 I documenti riportano anche che furono cancellati dai ruoli per disposizione
              della Regia segreteria di Guerra e Marina con lettera del 17 aprile 1821.
                 Di converso, la riorganizzazione offrì anche un’opportunità significativa per
              altri militari; infatti si può osservare la promozione da maresciallo d’alloggio a
              sottotenente per alcuni quali, ad esempio, Luigi Raccagno, Matteo Nicola, Gio-
              anni Carlo Palmiero, Felice Rossetti, Giuseppe Quaglia e Gioanni Antonio Viano,
              mentre altre posizioni organiche furono ricoperte da altri marescialli d’alloggio dei
              Carabinieri che però erano stati promossi prima sottotenenti di cavalleria, come
              Gioanni Oytana, Giuseppe Oddono, Gioanni Maria Pochettino, Antonio Gaibis-
              so, Giuseppe Sailler, Claudio Rayneri, Giuseppe Rolfi, Giacomo Silvabosio e che,
              nelle necessità del momento, furono considerati dapprima aggregati al Corpo come
              provenienti da un’altra Arma e poi trasferiti definitivamente. È interessante inol-
              tre ricordare che Antonio Saibante di S. Uberto e Maurizio Richeri, entrati nei
              Carabinieri in conseguenza dei moti come tutti gli altri, provenivano invece più
              propriamente dall’Esercito. Un dato che si può sottolineare è la sagacia di alcuni di
              questi ufficiali che li portò a ricevere delle ricompense a seguito dell’attenta azione
              di contrasto al tentativo di insurrezione in Savoia nel 1834, che causò la morte del
              carabiniere Scapaccino. Vi fu il pieno riconoscimento per l’opera svolta da parte
              di Rolfi e Viano in tale circostanza. Inoltre Gioanni Oytana, proveniente dalla base
              del Corpo, ricevette la croce di cavaliere dei santi Maurizio e Lazzaro, nel 1832,
              dieci anni dopo la sua promozione ad ufficiale, ma il ruolo riporta in modo emble-
              matico che “nessun motto è fatto dei motivi di si Sovrana Degnazione”. Un ricono-
              scimento così importante concesso ad un ufficiale di grado piuttosto basso giunto


              71   Ibidem. Le vicende di Allemandi sono ricordate nel suo profilo presente in Dizionario
              del Risorgimento Nazionale, Dalle origini a Roma capitale – Fatti e persone, vol. II, p. 50,
              ad vocem insieme ad un profilo del figlio Michele Napoleone, mentre Ulderico Barengo gli
              dedica un articolo, Un carabiniere mazziniano (Benedetto Allemandi), in “Rivista dei Ca-
              rabinieri Reali”, a. VII, n. 6 - nov.-dic. 1940, pp. 344-353.
              72  Sull’episodio Ulderico Barengo, Il carabiniere Scapaccino – Nel primo centenario della
              morte, Roma, Edizioni d’arte Vittorio Emanuele Boeri, 1934. Il mito di Scapaccino analiz-
              zato anche in eManUele faccenda, I carabinieri fra storia e mito – 1814-1861, Roma, Ca-
              rocci, 2009. Sulla questione della medaglia si rinvia a f. carBone, Le ricompense al valore
              nel regno di Sardegna cit..
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