Page 127 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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Controguerriglia e Controllo del territorio

                  Comandante e ispettore dei nostri posti avanzati e con l’incarico, effettivamente,
                  avuto, di prendere contatto con la missione per agevolarne ove possibile il compito,
                  si è subito stabilita una corrente di cameratismo che, almeno mi è sembrato, ha
                  fatto cadere, se pur vi era, qualsiasi diffidenza.
                     La conversazione svoltasi sempre in francese, che tutti i membri della missione
                  parlavano assai bene, ad eccezione del Maggiore Bagnold, è stata sempre cordiale
                  e animata, specialmente durante la cena offerta alla missione dal sottoscritto. […]
                  Scartata ogni discussione sui confini dei possedimenti inglesi e italiani, ho tenuto
                  a conoscere il parere dei membri della missione sulla questione dei nostri confini
                  meridionali con la Francia. E, come ho già accennato nella relazione telegrafica,
                  a meno che non sia stato fatto per compiacenza, ma mi è sembrato di no, né
                  sarebbe nelle abitudini inglesi, tutti indistintamente i membri si sono mostrati
                  concordi nel ritenere giuste le aspirazioni dei coloniali italiani, di entrare a sud
                  almeno nel pieno possesso di quanto fu già occupato dalla Turchia fino al lago
                  Tchad, ciò che consentirebbe di affacciarsi sull’altra sponda del deserto e dare una
                  ragione e uno scopo all’occupazione di questo immenso mare di sabbia, rimasto
                  per l’Italia senza rive e senza porti nella zona meridionale.
               Bagnold e i suoi ripartirono l’indomani, 16 ottobre, verso est, per poi piegare
            a  sud,  raggiungere  Tekkro,  in  territorio  francese,  e  infine  tornare  al  Gebel
            Auenat, dove arrivarono il giorno 22 accampandosi per la notte a breve distanza
            dagli italiani. Questa volta i contatti furono meno formali e la cena si svolse in
            un’atmosfera rilassata, come Rolle riferì nel suo rapporto:

                     Invitati a cena accettano cordialmente, parlando domandano del Colonnello
                  Lordi  chiedendo  se  è  rientrato  a  Bengasi.  Domandano  pure  se  il  presidio  di
                  Auenat  sarà  mantenuto  a  lungo.  Interrogati  dichiarano  di  essere  stati  a  Tecro
                  senza peraltro avere incontrato i francesi, si mostrano anche molto soddisfatti
                  delle accoglienze avute dal maggiore Lorenzini, dicono infine che loro meta è
                  Fasher a circa 5 giornate di marcia attraverso terreno dunoso. Domandano di
                  trasmettere alcuni radio perché la loro radio non funziona.
                     A tavola parlano di Auenat, delle nostre truppe eritree e libiche, della durata
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                  della permanenza in Colonia degli Ufficiali, dell’Italia.
               La preoccupazione dei britannici per Lordi non era casuale: il comandante
            dell’Aviazione della Cirenaica era atteso a Maaten es-Sarra ma vi era arrivato
            dopo la loro partenza e non ne avevano avuto più notizie. Raggiunto Lorenzini
            il mattino del 16 con 4 Ro.1 provenienti da Cufra, il giorno dopo si era alzato
            di nuovo in volo con 2 dei biposto Romeo per una ricognizione oltre le pendici
            orientali dei massicci del Tibesti e dell’Ennedi che lo avrebbe portato a sud dei
            laghi Unianga in territorio francese, per poi rientrare a Maaten es-Sarra dopo
            sei ore di volo, con una notevole dimostrazione di capacità di navigazione, resa
            ancora più significativa dalla tempesta di vento che aveva costretto i Ro.1 ad



            133   Comando della Sottozona Militare di Cufra, Ufficio Presidio, Missione Auenat, s.i.d., riportato
               in R. CHIARVETTO et al., In volo su Zerzura op. cit., p. 101.


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