Page 123 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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Controguerriglia e Controllo del territorio







































              L’accampamento del maggiore Rolle ad Ain Doua, alle falde del Gebel Auenat, nell’ottobre del 1932.
                 (Roberto Chiarvetto, Alessandro Menardi di Noguera, Michele Soffiantini, op. cit, pag. 217)

            Department, un altro ufficiale appassionato del deserto e membro dello Zerzura
            Club, e potevano contare sull’appoggio di Penderel. La spedizione attraversò con
            mezzi motorizzati il Gran Mare di Sabbia, e quando fu raggiunta dal velivolo,
            Almásy e i suoi compagni lo utilizzarono per esplorare dall’alto l’inaccessibile
            altopiano del Gilf Kebir, delimitato da ripide scarpate rocciose. Il rapido esaurirsi
            delle scorte d’acqua mise però a rischio la spedizione e un immediato rientro fu
            evitato soltanto perché Almásy, con due automezzi e tre dei sudanesi al loro
            servizio, raggiunse Cufra per rifornirsi. Era la prima volta che qualcuno arrivava
            in quella sperduta oasi e l’ungherese fu accolto con calore. Questo fu il suo
            primo contatto con gli italiani e con il maggiore Ottavio Rolle, comandante della
            Sottozona Militare di Cufra, di cui, stando alle sue memorie, riportò un’ottima
            impressione.   Ospite  a  cena  della  guarnigione,  Almásy  sarebbe  ripartito  da
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            127   J. BIERMAN, The secret life of  Laszlo Almasy. The real English patient, London, Viking (Penguin
               Group), 2004, p. 78-79.


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