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Scenari Sahariani – Libia 1919-1943 “La via itaLiana aLLa guerra neL deserto”
sostituzione con i più moderni monoplani bimotore Caproni Ca.309 Ghibli
espressamente concepiti per l’impiego coloniale. Per gli aspetti tecnico-
amministrativi la particolare composizione del reparto aveva portato a stabilire
una diversa dipendenza per le sue due componenti. La componente aeronautica
faceva quindi capo ai servizi tecnici del Comando Aeronautica della Libia per il
materiale, e all’Ufficio Amministrazione del Gruppo Aviazione della Tripolitania
per il personale, la componente esercito era amministrata dal Comando Militare
dei Territori del Sud.
La decisione del Governo della Libia, una volta nota al Ministero della
Guerra, aveva suscitato non poche perplessità sia per la procedura seguita, sia,
soprattutto, per il ruolo di primo piano affidato da Balbo alla prediletta Arma
Azzurra. Un promemoria dell’Ufficio Colonie del Comando del Corpo di Stato
Maggiore, dopo aver illustrato sinteticamente la costituzione e la dislocazione
del reparto, puntualizzava che si trattava di «una riforma radicale di cui soltanto
ora noi abbiamo notizia», aggiungendo che il maresciallo Balbo da tempo aveva
in animo di affidare alla Regia Aeronautica la difesa e il controllo dei territori
sahariani. Era questo l’elemento qualificante del provvedimento, e anche
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quello più difficile da accettare, come risulta da un’annotazione ai margini del
testo dattiloscritto: «L’importanza della riforma sta nel fatto che i comandanti
sono ufficiali di aeronautica».
La questione tornò d’attualità, sul finire di ottobre, quando Tripoli formalizzò
gli organici e la struttura del tempo di pace delle compagnie sahariane, sempre
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senza darne comunicazione al Ministero della Guerra a cui il documento fu
trasmesso a titolo puramente informativo dal Ministero delle Colonie. Una
qualche reazione era inevitabile, e si concretizzò in un secondo promemoria nel
quale, dopo aver rimarcato con una punta di polemica come sulle nuove unità
sahariane non fosse stato richiesto alcun parere, l’Ufficio Colonie ribadì i dubbi
in merito al loro ordinamento:
Dall’esame di tale formazione si rileva quello che fu già notato a proposito
delle unità sahariane segnalate nel giugno, e cioè che il comandante della
147 Comando del Corpo di Stato Maggiore, Ufficio Colonie, Promemoria (Unità Sahariane), 29
giugno 1936, AUSSME, Rep. L-10, Stato Maggiore Regio Esercito, Vario.
148 Comando Regio Corpo Truppe Coloniali della Libia, Stato Maggiore, Tabelle di formazione
di pace delle compagnie sahariane, n° 2008 O.M. Segreto del 29 ottobre 1936, AUSSME, Diari
Storici 2 Guerra Mondiale, Rep. N1-11. Il documento si soffermava in particolare sulla
a
compagnia di Cufra, l’ultima a essere costituita delle quattro inizialmente previste, il cui
organico differiva da quello delle altre per avere la componente terrestre articolata su tre
plotoni autosahariani, strutturati su due buluc, e un plotone servizi, con esclusione quindi dei
meharisti, anticipando quello che sarebbe stato il risultato di una successiva ristrutturazione
di queste unità.
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