Page 143 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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Controguerriglia e Controllo del territorio

            affiancando  alla  compagnia  di  Cufra  quelle  di  nuova  costituzione  di  Gialo  e
            Hon.   Parallelamente,  portando  a  completamento  un  processo  già  avviato,
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            dall’organico delle compagnie sarebbero stati eliminati i plotoni meharisti, e le
            compagnie stesse sarebbero state riorganizzate affiancando al plotone comando
            e servizi e alla sezione avio, due plotoni autosahariani, articolati su una squadra
            comando e tre buluc fucilieri, e un plotone mitraglieri, su una squadra comando
            e due buluc mitraglieri.
               Il secondo  battaglione sahariano, che avrebbe permesso una  più organica
            copertura del territorio dividendolo in due scacchieri, orientale e occidentale, era
            destinato a rimanere sulla carta, dal momento che fu avviata solo la formazione di
            una quinta compagnia; venne tuttavia attuata la ristrutturazione delle compagnie,
            incrementandone la mobilità. La forza organica “tabellare” della componente
            terrestre di queste rimase fissata in 121 uomini, 44 nazionali, inclusi il comandante
            e i quattro comandanti di plotone, e 77 libici, una dotazione di 16 A.S.37, tale da
            assicurarne il totale autotrasporto, e una potenza di fuoco di 6 fucili mitragliatori
            – nei due plotoni autosahariani – e 4 mitragliatrici – nel plotone mitraglieri. Il
            reparto comando del battaglione, esclusa la componente aeronautica, contava 3
            ufficiali, 12 militari di truppa nazionali e 13 libici, con 4 A.S.37 e un altro fucile
            mitragliatore. La componente aeronautica, oltre alle sezioni avio del comando e
            delle tre compagnie, e ai comandanti di battaglione e di compagnia, conteggiati nei
            rispettivi organici, includeva quattro autosquadre servizi – una per sezione avio –
            che con personale e mezzi della Regia Aeronautica assicuravano il rifornimento
            avanzato di munizionamento, carburante e lubrificanti per i velivoli e il trasporto
            del personale specialista. Ogni squadra contava un ufficiale, un sottufficiale e 8
            autieri, con una dotazione di 6 autocarri pesanti tipo FIAT Sahariano mod. 634.
               I  mezzi  in  dotazione  erano  perfettamente  idonei  allo  scopo.  L’autocarro
            sahariano A.S.37, introdotto in servizio nel 1938, montava sulle quattro ruote
            motrici e sterzanti del TL37 i pneumatici “Artiglio”, ottimi sui terreni cedevoli,
            ed era dotato di compressore per regolarne il gonfiamento. Inoltre montava un
            filtro aria a olio, adatto agli ambienti sabbiosi, e ammortizzatori idraulici sull’assale
            anteriore, aveva sospensioni posteriori rinforzate e poteva portare una maggiore
            quantità di carburante. Il Caproni Ca.309 Ghibli era invece un’evoluzione del
            bimotore da trasporto e collegamento Ca.308 Borea che il governatore della
            Libia aveva avuto modo di provare in volo nel dicembre del 1935. Il giudizio
            di  Balbo  era  stato  positivo,  ma  per  l’impiego  coloniale  aveva  chiesto  che  la
            struttura in legno venisse sostituita con una struttura in tubi saldati, per cui il
            Ca.309 avrebbe avuto struttura interamente metallica con l’eccezione della parte


            153   Indice generale delle tabelle graduali e numeriche di formazione di guerra del Comando Militare del Sahara
                                        a
               Libico, AUSSME, Diari Storici 2  Guerra Mondiale, Rep. N1-11.

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