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Scenari Sahariani – Libia 1919-1943 “La via itaLiana aLLa guerra neL deserto”
militare della colonia, venne completata entro l’anno e fu accompagnata da una
profonda revisione dell’ordinamento dei reparti “coloniali”. L’arrivo di grandi
unità metropolitane permetteva infatti di affidare a queste i compiti di manovra
e di lasciare alle truppe coloniali compiti soprattutto di copertura. Il Regio
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Corpo Truppe Libiche avrebbe così assunto la fisionomia di una grande unità a
livello divisionale, in grado di sfruttare al meglio «le caratteristiche di leggerezza e
di autonomia proprie dei reparti di colore», attraverso lo scioglimento delle unità
costituite da elementi nazionali e la soppressione del livello reggimentale, e da
questo complesso di forze, distribuito tra Tripolitania e Cirenaica, sarebbe stato
separato il Comando Militare del Sahara Libico, in ragione della specificità di quel
territorio e dell’esigenza di dare all’organismo militare incaricato di controllarlo
le necessarie caratteristiche di unicità e autonomia. Nel contempo sarebbero
stati introdotti «mezzi più moderni di guerra – aerei ed automobilistici – nella
compagine delle unità sahariane per allargarne il raggio d’azione e potenziarne
il rendimento pur riducendo il numero dei reparti». Oltre a elementi dei servizi,
il Comando Militare del Sahara Libico avrebbe quindi avuto alle dipendenze
la compagnia meharisti del Fezzan, la compagnia presidiarla della Giofra e
soprattutto il Battaglione Sahariano, destinato a esserne la pedina principale,
con le sue quattro compagnie di cui erano parte integrante reparti dell’aviazione
coloniale.
Il nuovo ordinamento delle truppe libiche fu approvato dal Consiglio
dei Ministri nella seduta del 18 febbraio 1938, togliendo però dal decreto le
indicazioni relative al numero dei reparti, per lasciare maggiore libertà di manovra
al Comando delle Forze Armate dell’Africa Settentrionale, e aggiungendo invece
una serie di note che dettagliavano l’organizzazione del Battaglione Sahariano.
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Veniva così sanzionata una iniziativa fortemente voluta da Balbo che non fu però
il suo ultimo tentativo di impostare su basi innovative la difesa della colonia, e di
farlo attraverso lo sfruttamento delle potenzialità del mezzo aereo.
156 Ministero Africa Italiana, Schema per il R. decreto relativo all’ordinamento delle truppe libiche,
a
Relazione per il Consiglio dei Ministri, 1938, AUSSME, Diari Storici 2 Guerra Mondiale,
Rep. N1-11.
157 Ministero della Guerra, Comando del Corpo di Stato Maggiore, Ufficio Operazioni II,
Ordinamento delle truppe libiche (Approvato dal Consiglio dei Ministri del 18 febbraio 1938 XVI), s.i.d.,
AUSSME, Diari Storici 2 Guerra Mondiale, Rep. N1-11.
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