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Scenari Sahariani – Libia 1919-1943 “La via itaLiana aLLa guerra neL deserto”


            LE GRANDI MANOVRE DEL 1938





               Nelle intenzioni di Balbo, le grandi manovre che si svolsero in Libia dall’11 al
            24 maggio 1938, le ultime prima del precipitare della situazione internazionale,
            avrebbero  dovuto  essere  caratterizzate  dalla  massima  aderenza  alla  realtà,
            “attuale,  possibile  e  probabile”,  sia  nell’impostazione  strategica,  sia  nella
            definizione dello scenario tattico-logistico. Il tema operativo proposto era il
            contrasto a un attacco proveniente dalla Tunisia attraverso un’azione manovrata
            con spiccate caratteristiche aeroterrestri. Erano quindi previsti l’autotrasporto
            di un intero corpo d’armata dalla Cirenaica alla Tripolitania, a cui avrebbero
            dovuto far seguito l’impiego coordinato di grandi unità metropolitane e libiche
            in operazioni a largo raggio in ambiente desertico, e la sperimentazione di una
            nuova forma di intervento dell’Arma aerea. Come nel caso del Battaglione
            Sahariano ancora una volta Balbo seppe intuire la dimensione aeroterrestre del
            problema della difesa della colonia e proporre soluzioni interforze innovative,
            sfruttando la libertà manovra di cui godeva. 158
               Quando  era  arrivato  in  Libia,  il  governatore  godeva  già  di  un’ampia
            autonomia dal momento che il suo unico interlocutore era il Ministero delle
            Colonie e che da lui dipendeva direttamente il comandante militare, nominato
            con Decreto Reale su proposta del Ministro delle Colonie di concerto con
            il  Ministro  della  Guerra.  La  competenza  su  questa  materia  era  del  resto
            del  Ministero  delle  Colonie  che  la  esercitava  attraverso  l’Ufficio  Militare,
            una struttura a carattere interforze articolata nelle sezioni Stato Maggiore,
            Marina, Aeronautica, Personale, Commissariato, Servizio Artiglieria e Genio,
            Servizio  Sanitario  e  Veterinario,  Amministrativa.  Gli  ampi  poteri  concessi
            dalla  legislazione  vigente  al  governatore  furono  ribaditi  e  se  possibile
            ampliati nell’aprile del 1937 dal decreto legge n. 976 che istituì il Comando
            Superiore delle Forze Armate dell’Africa Settentrionale, dal quale venivano
            a  dipendere  tutte  le  forze  terrestri,  aeree  e  navali  stanziate  in  Libia.  Il
            provvedimento, che nell’agosto del 1938 sarebbe stato adottato anche per
            l’Africa Orientale Italiana, dava vita a un vero comando integrato interforze
            trasferendogli  compiti  che  già  erano  dell’Ufficio  Militare,  e  nel  contempo
            rafforzava l’autorità del governatore che come comandante superiore poteva
            rapportarsi direttamente non solo con il Capo di Stato Maggiore Generale,
            maresciallo d’Italia Pietro Badoglio, ma anche con i dicasteri militari e quindi


            158   B. DI MARTINO, Balbo e le aviotruppe. L’esperimento di aviosbarco delle grandi manovre in Libia, in
               «Rivista Aeronautica», giugno 2013, p. 104-111.


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