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Scenari Sahariani – Libia 1919-1943 “La via itaLiana aLLa guerra neL deserto”
oltre a predisporre dei campi di atterraggio nel tratto centrale della rotta, segnò
sul terreno una pista a carattere permanente disponendo a distanze variabili
dai 500 ai 1500 metri dei fusti vuoti di benzina, destinati a servire da punti di
riferimento. Moderna, e per certi versi lungimirante, fu però l’impostazione –
voluta da Balbo nel novembre 1937 nell’area del Gebel Nalut – dell’esercitazione
a partiti contrapposti che proiettava l’impiego del Battaglione Sahariano nello
scenario di un conflitto tra potenze coloniali, avendo come tema lo scontro tra
due gruppi mobili similmente organizzati. Le quattro compagnie del battaglione,
concentrate per l’occasione a Sinauen, avevano all’epoca sostituito il Ro.1 con
il Ghibli e stavano ricevendo i primi esemplari dell’autocarro sahariano A.S.37,
realizzato dalla FIAT-SPA sulla base del trattore leggero d’artiglieria TL37 e
specificamente studiato per l’impiego in terreno desertico.
Il trattore leggero modello 37, tipo sahariano, o A.S.37, derivato dal modello base TL37.
(g.c. Filippo Cappellano)
Al 1° gennaio 1938, struttura organica e dislocazione del Battaglione Sahariano
erano invariate, ma era allo studio la creazione di una seconda unità dello stesso
tipo. Le tabelle organiche della formazione di guerra del Comando Militare del
Sahara Libico prevedevano infatti che, accanto al 1° Battaglione Sahariano, ridotto
alle tre compagnie di Ghat, Murzuch e Sebha, ne venisse attivato un secondo,
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