Page 255 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
P. 255
La Difesa DeL sahara Libico (1940-1943)
Il 10 aprile 1942 il comandante della 603 Sezione CC.RR., tenente Aldo Puca,
a
dislocata sull’aeroporto K.2, ebbe l’ordine di organizzare un plotone mitraglieri
composto da elementi volontari tratti dai reparti della Regia Aeronautica
dislocati sugli aeroporti della Cirenaica per l’incursione contro il campo
trampolino nemico non presidiato. L’impresa doveva avere soprattutto carattere
aeronautico, ma l’ufficiale chiese e ottenne che potesse parteciparvi anche
un’aliquota di carabinieri, a sottolineare la comunità di intenti e il cameratismo
con l’Arma Azzurra. I volontari furono molto più numerosi del necessario e
alla fine il plotone al suo comando risultò costituito da 8 carabinieri, 12 avieri
specialisti, 1 brigadiere e 1 sergente armiere della Regia Aeronautica, con una
dotazione di 4 mitragliatrici da 8 mm, una da 7,7 mm e un fucile mitragliatore,
oltre all’armamento individuale costituito da moschetto e bombe a mano.
106
Nei due giorni seguenti il plotone fu sottoposto a un addestramento di reparto
per amalgamarne le diverse componenti, e la sera del 12 aprile fu eseguita una prova
generale di imbarco e sbarco con i due trimotori S.82 delle squadriglie 604 e 610
a
a
che avrebbero dovuto portarlo sull’obiettivo insieme a un plotone di guastatori
tedesco. La perfetta riuscita dell’esercitazione portò a decidere l’esecuzione
dell’operazione per l’indomani, e alle 5:55 del 13 aprile i due trimotori, agli
ordini del tenente colonnello Gilardoni, decollarono dall’aeroporto di Derna e
diressero sull’obiettivo scortati da 6 bimotori Me.110 e 3 Me.109 della Luftwaffe.
Dopo un’ora e 45 minuti di volo con rotta sud-est la formazione apparve sulla
verticale del campo trampolino, che si presentava come una vasta spianata
deserta punteggiata da qualche relitto di velivolo e contornata da depositi di fusti
di carburante. Circa 20 km più a sud si vedevano una quindicina di automezzi e
ancora più vicino, a non più di 5 km, un attendamento, ma fu deciso di atterrare
comunque. La manovra riuscì senza inconvenienti alle 7,22 e anche 3 Me.110
posarono le ruote sul campo mentre il resto della scorta rimaneva in orbita per
un quarto d’ora per poi rientrare alla base.
Una volta a terra, lo sbarco e lo schieramento del dispositivo di sicurezza
assicurato dal plotone italiano richiesero non più di 4 minuti. Subito dopo, prima
solo i guastatori tedeschi, poi anche 5 pattuglie miste di carabinieri e avieri, si
impegnarono a svuotare i fusti di carburante e a distruggere quanto di utile
poteva esserci sul campo e nei suoi immediati dintorni, utilizzando anche una
motocicletta per allargare il raggio di esplorazione. Terminato il lavoro i due
plotoni si imbarcarono, e alle 10,02 gli S.82 e i 3 Me.110 di scorta si alzarono in
Ufficio Storico Stato Maggiore Aeronautica, 1984, p. 102.
a
106 Comando 603 Sezione CC.RR. della Regia Aeronautica, Settore Est P.M. 3750, Partecipazione
di militari della 603 Sezione alla bonifica di un aeroporto nemico, N.2/1 R.P. del 14 aprile 1942,
a
AUSSME.
253