Page 251 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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La Difesa DeL sahara Libico (1940-1943)
gli aeroporti intorno a Bengasi, rioccupati dagli italo-tedeschi. Questi furono
dunque l’obiettivo di una seconda operazione organizzata congiuntamente tra
LRDG e SAS a partire dal 15 marzo.
Stirling progettò ancora di colpire il naviglio avversario all’ancora, questa
volta a Bengasi, ma anche questa volta il tentativo non ebbe successo. Gli uomini
del SAS riuscirono a penetrare in città, con un misto di audacia e di fortuna,
sfruttando sempre le possibilità di inganno assicurate dall’uso di automezzi
catturati combinato con l’impiego di uniformi simili a quelle dell’avversario,
spesso indossate da uomini che parlavano fluentemente il tedesco, ma pur
rimanendo nascosti nelle vicinanze del porto per un paio di giorni, i sabotatori
non trovarono il modo di avvicinarsi ai bastimenti alla fonda e dovettero
rinunciare.
Gli attacchi agli aeroporti della notte sul 21 marzo non ottennero risultati di
molto più significativi. Il campo di Slonta, o Maraua per gli italiani, era troppo
ben difeso per tentare di penetrarvi, su quello di Barce fu trovato un solo
velivolo, probabilmente inefficiente, che venne puntualmente distrutto, e solo
Mayne riuscì con la sua pattuglia a infiltrarsi con successo in uno dei due campi
di Berka, quello noto agli italiani come K.2, dichiarando poi di aver applicato
con successo le cariche a tempo Lewes a non meno di 15 velivoli. La relazione
trimestrale del tenente colonnello Eugenio Pallavicino, il comandante del campo,
su cui dal 3 febbraio si erano insediati il comando e i servizi in precedenza
addetti all’operatività del campo di Nofilia, permette da un lato di confermare il
successo dell’incursione, dall’altro di ridimensionarne la portata:
Il mattino del 21 marzo si verificarono alcuni atti di sabotaggio con sacchetti
incendiari. Rimasero distrutti dal fuoco n° 3 apparecchi di cui 2 Cr.42 ed 1 Ca.133
e danneggiati 4 Cr.42, riparabili presso la locale SRAM [Squadra Riparazione
Aeromobili e Motori]. Fu incendiato un deposito munizioni tedesco, posto sul
lato N.E. del campo con lievi danni. Altri sacchetti furono posti presso la tenda
dell’Ufficio Tappa Voli che presero fuoco senza arrecare danni. Furono evitati
altri danni con la pronta rimozione di 4 sacchetti trovati sui Cr.42.
In precedenza all’inizio degli scoppi furono notati numerosi altri scoppi, fuori
campo, in direzione dell’Aeroporto n° 762 e del caseggiato della Petrolibia sul lato
N. del campo ed infine una ultima in prossimità di un apparecchio Ju.88 tedesco,
decentrato sul lato W del campo.
Tutti gli apparecchi esistenti sul campo di volo furono oggetto di ispezione per
controllare se su di essi vi fossero stati postati altri ordigni incendiari. Il Comando
Tedesco comunicò di aver tolto in tempo da un Ju.52 due sacchetti incendiari e di
aver fermato alle 8:15 due arabi sospetti. 101
101 R. Aeroporto N° 763 P.M. 3750, Comando, Relazione sull’attività logistica dell’aeroporto dal 1°
gennaio 1942 XX al 31 marzo 1942 XX sui fatti più importanti avvenuti sull’aeroporto stesso, 4 aprile
1942, AUSSMA.
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