Page 313 - Scenari Sahariani - Libia 1919-1943. La via italiana alla guerra nel deserto
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La Difesa DeL sahara Libico (1940-1943)


               Dopo un primo scontro avvenuto il 17 novembre a ovest di Marada tra la 3
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            Pattuglia Vigilanza Terrestre Avanzata, ridenominata 3° Reparto Celere, e una
            pattuglia del LRDG di 6 camionette, distruggendone una e disperdendo le altre
            senza subire perdite,  il giorno 25 lo stesso reparto ebbe la meglio su un’altra
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            pattuglia britannica nella zona di El Hofra, 160 km a sud-ovest di El Agheila,
            distruggendo 4 dei suoi 8 veicoli.  Lo stesso copione si sarebbe proposto l’11
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            dicembre, sulla pista di Bu Ngem, circa 100 km a sud-ovest di Buerat el-Hsum,
            dove un distaccamento di una compagnia sahariana, probabilmente la 1 , attaccò
                                                                              a
            un gruppo di camionette catturandone due, il 15, tra Bu Ngem e Hon, a 60 km
            a sud di questa località, dove sempre una compagnia sahariana entrò in contatto
            con camionette britanniche facendo 4 prigionieri, il 25 a est di Uaddan, nella
            Giofra, dove di 8 camionette ne fu distrutta una.  L’intensificarsi degli scontri
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            diede quindi modo alle compagnie sahariane di dare prova delle loro capacità
            di combattimento, intercettando  in più occasioni le  pattuglie  del  LRDG pur
            senza riuscire a impedire azioni ai danni delle linee di comunicazioni, con posa
            di mine e attacchi ad autocolonne, nonché l’interruzione delle linee telegrafiche
            e telefoniche.
               Nel  frattempo il 14  dicembre l’armata corazzata  italo-tedesca  aveva
            abbandonato  la linea El Agheila,  ripiegando  su  quella di Buerat  El Hsum.
            Nonostante l’opposizione  italiana,  Rommel era sempre  più convinto della
            necessità di evacuare anche la Tripolitania, portando la resistenza in Tunisia, sulla
            linea del Mareth, e stabilendo un contatto diretto con le forze sbarcate a Tunisi
            e Biserta. In questa prospettiva, che non senza contrasti si sarebbe consolidata
            il 31 dicembre in un incontro a Misurata tra Bastico e Rommel, il Sahara Libico
            perdeva di importanza, dal momento  che  l’abbandono della  Triplotania  ne
            rendeva inutile l’azione di copertura del fianco sud delle forze operanti nella
            fascia costiera.

               Insieme  con  l’attività  di  sorveglianza  nel  settore  orientale,  sempre  più
            impegnativa man mano che le forze italo-tedesche in ripiegamento si avvicinavano
            alla Tripolitania, il Comando del Sahara Libico ne aveva sviluppato una analoga
            verso sud. Pattuglie motorizzate si spingevano in esplorazione verso il confine
            e presidiavano i campi di fortuna di Bir Musciurù ed Es Sarfaia, utilizzati dai
            velivoli dell’aviazione sahariana per voli di ricognizione sulla regione del Tibesti
            e sulle zone di radunata di Zouar e di Bilma. In ragione dell’iniziale intenzione



            188   Diario Storico Comando Supremo, Vol. VIII, Tomo I, Parte Seconda, Roma, USSME, 1999,
               p. 806.
            189   Ivi, p. 869.
            190   Diario Storico Comando Supremo, Vol. VIII, Tomo I, Parte Terza, Roma, USSME, 1999, p.
               1024, 1058, 1128.


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